33 anni di buco legale, limiti di velocità aboliti per sempre: Salvini si arrende alla Cassazione | Multe carta straccia, sei autorizzato a stappare

Limiti di velocità - (cataniaoggi.it-pexels)

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Autovelox in crisi: la sentenza che cambia tutto in Italia, gli automobilisti possono non pagare più le multe

La recente sentenza della Corte di Cassazione ha messo in discussione la legittimità di migliaia di multe stradali in Italia, generando confusione tra gli automobilisti, italiani e non. Il caso è scoppiato dopo l’annullamento di 13 verbali e della decurtazione di punti dalla patente a un solo conducente, che ha contestato la mancanza di omologazione degli autovelox usati. Il ricorso è stato accolto, accendendo i riflettori su un problema annoso e mai risolto a livello normativo.

Al centro della disputa c’è la distinzione, apparentemente tecnica ma giuridicamente sostanziale, tra “approvazione” e “omologazione”. La prima è un via libera amministrativo, mentre la seconda certifica il corretto funzionamento tecnico del dispositivo. Secondo la Cassazione, senza omologazione gli autovelox non possono generare sanzioni valide. Questo principio, già espresso in una sentenza del 2024, è ora diventato terreno fertile per numerosi ricorsi.

Il caos nasce dall’articolo 142 del Codice della Strada del 1992, che richiede l’omologazione degli autovelox. Tuttavia, in oltre trent’anni nessun governo ha mai chiarito chi debba occuparsi di questa procedura. Il risultato è che, tecnicamente, nessun autovelox in Italia può essere considerato omologato. Un decreto tentato nel 2023 dal Ministero dei Trasporti per sanare la situazione è stato ritirato in fretta dopo pesanti critiche, e una circolare esplicativa è stata bocciata dalla magistratura.

Nonostante il caos giuridico, a maggio 2025 le multe derivanti da autovelox vanno pagate. Il governo ha inviato ai prefetti una circolare basata su un parere dell’Avvocatura dello Stato che considera equiparate approvazione e omologazione. In pratica, per evitare rischi legali, molti preferiscono pagare piuttosto che affrontare un processo lungo e incerto. Questo vale solo per gli autovelox: le sanzioni comminate da agenti restano completamente valide.

Il business delle multe comunali

La questione ha anche un evidente risvolto economico. Solo nel 2024 i Comuni italiani hanno incassato oltre 1,7 miliardi di euro da sanzioni stradali, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. In alcune amministrazioni locali, le multe rappresentano una voce di bilancio fondamentale, a volte superiore al 20% delle entrate. Città come Milano, Roma e Firenze guidano la classifica per incassi.

La distribuzione degli incassi evidenzia una netta differenza tra Nord e Sud. Le regioni settentrionali e centrali, dove il controllo tramite autovelox è più frequente ed efficiente, registrano introiti elevati. La Liguria è in testa con oltre 40 euro pro capite, mentre il Molise e la Calabria chiudono la classifica con valori ben al di sotto dei 10 euro. Le differenze si spiegano con la diversa densità dei controlli e la maggiore efficacia della riscossione.

Multa - (cataniaoggi.it-ansa)
Multa – (cataniaoggi.it-ansa)

Autovelox: strumento utile o trappola per turisti?

Le polemiche più accese si concentrano nei piccoli Comuni, dove gli autovelox sembrano più uno strumento per fare cassa che un deterrente contro l’eccesso di velocità. In molti casi vengono posizionati in tratti stradali poco pericolosi ma molto trafficati, spesso fuori dai centri abitati e frequentati da automobilisti non locali. Questo ha alimentato la percezione che gli autovelox servano più a colmare i buchi di bilancio che a salvare vite.

Nonostante la diffidenza verso gli autovelox, i dati sugli incidenti stradali in Italia non sono incoraggianti. Con 52 morti ogni milione di abitanti, il Paese è tra i peggiori in Europa. La Svizzera, per confronto, ne conta solo 27. In questo contesto, è evidente che strumenti per il controllo della velocità siano necessari. Tuttavia, servono regole chiare, strumenti realmente omologati e una giustizia coerente per garantire credibilità e sicurezza sulle strade.