Patente, cambia tutto: silurato il vecchio esame, da ora non serve più guidare | Ecco su cosa sarai valutato
Patente (sicurauto) - cataniaoggi
Il nuovo codice della strada porta con sé una rivoluzione che cambierà il modo di ottenere la patente di guida in Italia.
Da mesi si parla di una riforma epocale. Le prime indiscrezioni hanno già messo in agitazione autoscuole, esaminatori e futuri automobilisti: l’esame per la patente non sarà più lo stesso e alcune prove storiche potrebbero sparire per sempre.
Molti candidati sperano che le modifiche rendano l’esame meno stressante, mentre altri temono che la nuova formula possa alzare ulteriormente il livello di difficoltà. Quel che è certo è che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) sta lavorando a una revisione che non ha precedenti.
Le ragioni del cambiamento sono molteplici: aumentare la sicurezza stradale, ridurre gli incidenti dovuti a inesperienza e portare l’Italia in linea con le direttive europee in materia di formazione alla guida. Ma la domanda che tutti si fanno è: cosa cambierà concretamente per chi deve sostenere l’esame?
Per ora non c’è un testo definitivo, ma le voci di corridoio parlano di nuove valutazioni, prove ridisegnate e persino una diversa impostazione per i percorsi d’esame. L’obiettivo sarebbe premiare la consapevolezza alla guida più che la semplice esecuzione meccanica di alcune manovre.
Verso un esame “più reale” e meno scolastico
L’idea è rendere la prova pratica più aderente alle condizioni di guida quotidiane. Non più esercizi standardizzati che i candidati imparano a memoria, ma valutazioni più flessibili che tengano conto di come ci si muove davvero nel traffico.
Questo potrebbe significare, per esempio, meno attenzione a “passaggi obbligati” come la partenza in salita con freno a mano, e più osservazione del comportamento durante situazioni impreviste. Ma quali saranno i parametri ufficiali di valutazione?
Le tre fasi che resteranno — e quelle che cambiano
L’esame pratico continuerà a svolgersi presso le sedi della Motorizzazione civile o nei luoghi autorizzati dalle autoscuole, e sarà sempre articolato in tre fasi: valutazione della propensione del conducente a una guida sicura, verifica delle abilità nelle manovre e controllo del comportamento nel traffico
Secondo quanto trapela, proprio gli ultimi due punti potrebbero essere oggetto delle principali modifiche da parte del Mit: meno prove “da manuale” e più simulazioni realistiche, con esaminatori che potrebbero intervenire su scenari imprevisti per testare sangue freddo e prontezza del candidato.