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Bonus agricoltura - (cataniaoggi.it-pexels)
Bonus agricoltura 2025, un’opportunità per chi coltiva specie amiche delle api, incentivo alla biodiversità e alla sostenibilità
Il Bonus agricoltura 2025 rappresenta una concreta opportunità per chi desidera valorizzare i propri terreni agricoli favorendo la biodiversità. La misura, inserita all’interno della PAC attraverso l’Ecoschema 5, riconosce un contributo economico a chi coltiva specie vegetali in grado di attirare gli insetti impollinatori, in particolare le api. Il termine per presentare la domanda è stato prorogato fino al 15 luglio 2025, offrendo un’ulteriore finestra temporale a chi vuole accedere al beneficio.
L’obiettivo del bonus è duplice: da un lato sostenere economicamente gli agricoltori, dall’altro incentivare pratiche agricole che preservino la biodiversità. Le api sono fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi e la riproduzione delle colture, ma l’uso massiccio di pesticidi e i cambiamenti climatici ne stanno minacciando la sopravvivenza. Il bonus di 500 euro per ogni ettaro di terreno seminativo convertito a colture mellifere mira proprio a contrastare questa tendenza, incentivando la presenza di fioriture gradite agli impollinatori.
Il bonus è accessibile a tutti gli agricoltori che decidano di destinare almeno 0,25 ettari contigui a piante mellifere, con alcune semplici condizioni da rispettare. Non vi sono limiti massimi all’estensione del terreno coinvolto, e il contributo è cumulabile con altri aiuti previsti dalla PAC o da programmi locali. Ciò rende il bonus particolarmente vantaggioso anche per chi dispone di appezzamenti marginali o a bassa resa, i quali possono generare un reddito costante con uno sforzo minimo.
Nonostante la semplicità della misura, è necessario attenersi ad alcune regole fondamentali. Durante il periodo di fioritura è vietato l’uso di pesticidi e diserbanti, che rappresentano una delle principali cause della moria di api. Inoltre, deve essere garantita una copertura vegetale su almeno il 70% della superficie oggetto del contributo. Tali prescrizioni, tuttavia, non risultano particolarmente onerose, considerando la rusticità delle specie impiegate e la loro naturale adattabilità.
Importi e maggiorazioni previste
Il valore base del contributo è pari a 500 euro per ettaro di seminativi, ma può essere integrato da un ulteriore aiuto di 250 euro per le colture arboree. In caso di terreni situati in aree Natura 2000 o zone vulnerabili ai nitrati, è previsto un incremento del 20%. Questo significa che l’incentivo può arrivare a cifre significative, soprattutto se associato ad altre misure della PAC o a eventuali fondi regionali e nazionali per il settore apistico.
Oltre al bonus agricolo, il settore apistico può contare su ulteriori strumenti di sostegno. Il decreto MASAF del 14 giugno 2024 ha stanziato oltre 17 milioni di euro per il biennio 2025-2026 a favore degli apicoltori. Questi fondi, cofinanziati dall’Unione Europea, verranno distribuiti tra le Regioni per promuovere corsi di formazione, acquistare attrezzature e incentivare il ripopolamento degli alveari. Si tratta di misure che rafforzano l’intero comparto, anche attraverso la valorizzazione commerciale dei prodotti.
Modalità di presentazione della domanda
La domanda per ottenere il bonus può essere inoltrata direttamente agli uffici Agea presenti sul territorio o tramite i Centri di Assistenza Agricola. La scadenza ordinaria è fissata al 15 luglio 2025, ma è prevista la possibilità di presentare l’istanza entro il 9 agosto, con una penalizzazione dell’1% per ogni giorno di ritardo. A partire dal 2025, inoltre, sarà obbligatorio compilare attraverso il portale SIAN il Quaderno di campagna dell’agricoltore, documento essenziale per accedere ai fondi PAC.
Il bonus agricoltura 2025 rappresenta un’opportunità concreta per incentivare un’agricoltura più sostenibile e al passo con le esigenze ambientali. Promuovendo l’insediamento delle api, si tutela non solo l’ecosistema ma anche il valore produttivo dei terreni agricoli. Una misura intelligente che unisce ambiente, reddito e innovazione, a beneficio dell’intero settore primario.