Agenzia delle entrate – Ereditatà: multa di 8.000€ se non la dichiari: te la disintegrano | Stanno beccando tutti

Agenzia delle Entrate (Focus) CataniaOggi

Occorre sempre massima attenzione anche nel delicato momento di ricevere un’eredità o può arrivare una stangata. 

La gestione burocratica di un’eredità inizia con la ricerca di eventuali testamenti. Se presente, il testamento deve essere pubblicato da un notaio. In assenza di testamento, si apre la successione legittima, che individua gli eredi secondo le disposizioni del Codice Civile (coniuge, figli, genitori, fratelli, ecc.).

Successivamente, gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dalla data del decesso. Questo documento elenca i beni del defunto (immobili, mobili, conti bancari, ecc.) e i nominativi degli eredi con le relative quote. È fondamentale per il calcolo delle imposte di successione, se dovute, e per lo sblocco dei beni ereditari.

Una volta presentata la dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate provvede alla liquidazione delle imposte. Dopo il pagamento, si può procedere con la voltura catastale degli immobili ereditati, aggiornando i registri immobiliari con i nomi dei nuovi proprietari. Per i beni mobili e i conti bancari, è necessario presentare alle banche e agli altri enti la documentazione comprovante la qualità di erede.

La fase finale consiste nella divisione dei beni ereditari tra i coeredi, qualora ve ne siano più di uno. Questa divisione può avvenire in modo amichevole, tramite un accordo tra le parti, oppure per via giudiziale, in caso di disaccordo.

Cosa è una variazione patrimoniale

Le variazioni patrimoniali rappresentano le modifiche che interessano il patrimonio di un individuo, di una famiglia nel corso del tempo. Queste variazioni possono essere di natura quantitativa, ovvero un aumento o una diminuzione del valore complessivo del patrimonio, oppure qualitativa, comportando una diversa composizione degli elementi patrimoniali.

Le variazioni patrimoniali possono avvenire attraverso diverse modalità. Incrementi possono derivare da redditi percepiti, donazioni ricevute, plusvalenze da investimenti o successioni ereditarie. Diminuzioni possono essere causate da spese sostenute, perdite da investimenti, donazioni effettuate o imposte pagate. Inoltre, operazioni come l’acquisto di un immobile con denaro liquido comportano una variazione qualitativa.

Guardia di Finanza (LaPresse) CataniaOggi

Obbligo di comunicare la variazione

L’obbligo di comunicare le variazioni patrimoniali, specialmente in caso di eredità, impone a specifici soggetti, individui sottoposti a misure di prevenzione o condannati per determinati reati, come quelli legati alla criminalità organizzata, di notificare alle autorità competenti ogni incremento del proprio patrimonio. Questa disposizione, mira a tracciare e monitorare i flussi di ricchezza di persone ritenute a rischio di infiltrazioni criminali.

La ratio di tale norma risiede nella necessità di prevenire il riciclaggio di denaro sporco e l’occultamento di beni illecitamente acquisiti. L’omessa comunicazione di un’acquisizione patrimoniale, inclusa quella derivante da una successione ereditaria, costituisce una violazione di legge che può comportare conseguenze penali per il soggetto inadempiente. Tale obbligo rappresenta uno strumento cruciale nella lotta alla criminalità organizzata.