NASA, “è solo questione di ore”: sonda spaziale sovietica diretta su Venere perde il controllo | Per l’impatto sulla Terra scatta il conto alla rovescia

Nasa (Sito ufficiale) CataniaOggi

Dopo tanto tempo nello spazio la sonda sovietica è pronta a fare ritorno sul nostro pianeta dopo il viaggio verso Venere. 

La National Aeronautics and Space Administration (NASA) è l’agenzia governativa degli Stati Uniti responsabile del programma spaziale civile, nonché della ricerca aeronautica e aerospaziale. Fondata nel 1958, la NASA ha guidato numerose missioni pionieristiche che hanno ampliato la nostra conoscenza dell’universo, dalla conquista della Luna all’esplorazione di Marte e oltre.

Attualmente, la NASA ha diverse missioni spaziali operative che continuano a fornire dati scientifici preziosi e a spingere i confini dell’esplorazione. Tra queste spicca la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), un laboratorio orbitante dove astronauti di diverse nazioni conducono esperimenti in microgravità.

Nel campo dell’esplorazione planetaria, il rover Perseverance continua la sua ricerca di segni di vita passata su Marte, raccogliendo campioni di roccia che verranno riportati sulla Terra in future missioni. La sonda Juno sta fornendo dettagli inediti sull’atmosfera e sulla struttura interna di Giove. Inoltre, la NASA è impegnata nel programma Artemis, con l’obiettivo di riportare gli esseri umani sulla Luna entro la fine del decennio.

Queste sono solo alcune delle numerose missioni attive, che spaziano dall’osservazione della Terra e dello spazio profondo allo sviluppo di nuove tecnologie per i viaggi spaziali. Ogni missione contribuisce in modo significativo alla nostra comprensione del cosmo e al nostro posto in esso, mantenendo viva la fiamma dell’esplorazione.

Le sonde spaziali

Una sonda spaziale è un veicolo automatico senza equipaggio inviato nello spazio per esplorare e raccogliere dati scientifici su pianeti, lune, asteroidi o lo spazio interplanetario. A differenza dei satelliti, che orbitano attorno alla Terra, le sonde spaziali viaggiano verso altri corpi celesti o si avventurano nello spazio profondo.

Il rientro di una sonda spaziale nell’atmosfera terrestre è una fase critica e complessa. A causa dell’elevata velocità, l’attrito con l’aria genera un calore estremo, che può distruggere la sonda se non adeguatamente. La decelerazione è intensa e richiede, in alcuni casi, paracadute per un atterraggio controllato. L’obiettivo è far rallentare la sonda in modo sicuro per recuperare i dati o i campioni raccolti durante la sua missione.

Sonda spaziale (Pexels) Cataniaoggi

La sonda sovietica torna sulla Terra

Un frammento della sonda sovietica Venera-8, lanciata nel 1972 verso Venere, è in procinto di rientrare nell’atmosfera terrestre intorno al 10 maggio. Tuttavia, le previsioni precise su ora e luogo dell’impatto rimangono incerte. La zona di potenziale rientro è ampia, estendendosi tra le latitudini 52° Nord e 52° Sud, che va dall’Inghilterra alle Isole Falkland.

Nonostante la difficoltà di una stima accurata, gli esperti valutano i rischi di danni come bassi ma non trascurabili. Con una massa di circa 500 kg e dimensioni di un metro, l’oggetto spaziale presenta un pericolo paragonabile all’impatto di un meteorite di medie dimensioni.