Addio Social network: chiusura imminente nel 2026, ti cancellano gli account per sempre | Farai a meno dell’amato passatempo
Cancellazione account (cataniaoggi.it-pexels)
Arriva la rivoluzione per i social network, regole molto più stringenti che cambieranno le abitudini delle famiglie
Una svolta epocale sta per cambiare il modo in cui i giovanissimi italiani utilizzano i social network. Il Parlamento sta per approvare una legge bipartisan che vieta l’accesso a piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube ai ragazzi sotto i 15 anni. L’obiettivo dichiarato è proteggere i minori dai rischi di internet, un ambiente che, se non gestito correttamente, può rivelarsi pericoloso per la loro crescita psicologica e sociale.
Con la nuova normativa, l’autodichiarazione “Ho più di 13 anni” non basterà più per iscriversi ai social. Per creare un account sarà necessaria l’autorizzazione dei genitori e una verifica reale dell’età, con sistemi tecnici gestiti da Agcom e dal Garante della Privacy. Questa misura punta a ridurre la creazione di profili falsi e a garantire che l’accesso alla rete avvenga in modo controllato e sicuro.
Il Parlamento sottolinea che internet non è stato pensato per i bambini. Tra sfide virali pericolose, contenuti violenti e rischi legati alla dipendenza digitale, i minori possono trovarsi esposti a situazioni dannose per la loro salute mentale. La legge vuole quindi mettere un argine a un fenomeno in crescita, tutelando i più giovani e riducendo le possibilità di sfruttamento o di esposizione a contenuti inadatti.
La normativa prevede anche regole precise per chi, pur minorenne, produce contenuti online a scopo di guadagno. I proventi dei cosiddetti baby influencer dovranno essere depositati su un conto bloccato intestato al minore, utilizzabile solo al compimento del diciottesimo anno di età. L’intento è evitare che genitori o tutori possano gestire i guadagni dei figli in modo improprio, proteggendo così l’interesse economico e legale dei minori.
Stop allo sfruttamento dell’immagine dei minori
Con la legge, la gestione dell’immagine dei giovanissimi sarà regolata come nel mondo dello spettacolo. Non sarà più possibile utilizzare la notorietà dei minori per ottenere visualizzazioni, sponsorizzazioni o introiti pubblicitari senza rispettare regole precise e tutele. Questo passaggio segna un chiaro intervento dello Stato contro pratiche che spesso sfociano in sfruttamento e pressioni indebite sui più piccoli.
Chi ha meno di 15 anni potrà continuare a usare i social, ma solo con il consenso familiare e sotto stretto controllo. La misura cambia radicalmente l’esperienza digitale dei minori, introducendo un approccio più consapevole e sicuro. La legge non intende vietare la rete, ma regolamentarla in modo da ridurre i rischi psicologici, educativi ed economici legati all’esposizione precoce ai social network.
Tempistiche e attuazione
La riforma è destinata a entrare in vigore già nel 2026, dando tempo alle piattaforme di adeguare i sistemi di verifica e ai genitori di familiarizzare con le nuove regole. La legge rappresenta una tappa fondamentale nella storia del digitale in Italia, segnando un cambio di paradigma: il diritto alla protezione dei minori viene posto al centro delle strategie di regolamentazione della rete.
Dietro ogni profilo social c’è sempre una persona, spesso ancora fragile e in crescita. La legge vuole ricordare che la sicurezza dei minori deve essere prioritaria, e che ogni contenuto, ogni interazione e ogni guadagno online va gestito con responsabilità. Questo intervento legislativo non solo tutela i ragazzi, ma getta le basi per un uso più sano e consapevole della tecnologia nel futuro del Paese.