ULTIM’ORA 730, porta in detrazione anche questa spesa | Risparmio altissimo e automatico: 2000€ sul conto

Modello_730 (bresciatoday) - cataniaoggi

Modello_730 (bresciatoday) - cataniaoggi

Una nuova interpretazione dell’Agenzia delle Entrate cambia le carte in tavola e fa sorridere tante famiglie italiane.

Con l’arrivo dell’estate torna puntuale anche l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi. Per milioni di italiani, il Modello 730 rappresenta un passaggio obbligato ma anche un’occasione per recuperare parte delle spese sostenute durante l’anno.

Ma che cos’è, esattamente, il 730? Si tratta di uno dei modelli più utilizzati per la dichiarazione dei redditi da parte di lavoratori dipendenti e pensionati. È pratico, veloce e soprattutto consente di ottenere eventuali rimborsi direttamente nella busta paga o nel cedolino della pensione, senza dover attendere lunghi controlli.

Compilare il 730 permette di dichiarare entrate e uscite, ma soprattutto di ottenere detrazioni e deduzioni su numerose spese: sanitarie, scolastiche, assicurative, mutui, ristrutturazioni edilizie e molto altro. Ogni anno il sistema fiscale italiano si arricchisce di nuove possibilità di risparmio.

Ed è proprio su questo fronte che, nelle ultime settimane, è arrivata una svolta importante per tutte quelle famiglie che durante la pandemia hanno investito nell’istruzione dei propri figli. Una risoluzione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito un punto rimasto finora in zona grigia, e il risultato è molto interessante.

Da spesa familiare a rimborso: la novità che pochi conoscono

La Risoluzione n. 37/E del 27 maggio ha finalmente messo nero su bianco un concetto finora mai chiarito con altrettanta precisione: le spese sostenute dai lavoratori dipendenti per l’acquisto di dispositivi informatici utili alla didattica a distanza dei figli possono non essere tassate, se rimborsate dal datore di lavoro.

In pratica, pc, tablet e laptop – se utilizzati per garantire la partecipazione alle lezioni online – sono considerati strumenti fondamentali per l’istruzione. E proprio per questo motivo, rientrano tra le prestazioni escluse dal reddito imponibile, come previsto dall’art. 51, comma 2, lettera f-bis) del TUIR.

Modello_730 (wikipedia) - cataniaoggi
Modello_730 (wikipedia) – cataniaoggi

Quando il rimborso non si tassa: i requisiti

Per ottenere questo vantaggio fiscale, però, ci sono delle condizioni precise da rispettare. In primo luogo, il rimborso deve essere erogato dal datore di lavoro nell’ambito di un piano welfare aziendale. Inoltre, il dipendente deve presentare un certificato rilasciato dalla scuola o dall’università che attesti lo svolgimento della didattica a distanza (DAD).

Anche i voucher utilizzabili presso rivenditori convenzionati per l’acquisto dei dispositivi rientrano nello stesso trattamento fiscale. In entrambi i casi, la somma rimborsata non concorre a formare il reddito da lavoro dipendente, e quindi non è soggetta a tassazione IRPEF. Una possibilità che molte famiglie ignorano, ma che può tradursi in un risparmio concreto e automatico, anche di oltre 2.000 euro se si considerano più figli e più dispositivi acquistati. Un dettaglio che, alla luce del caro vita, può davvero fare la differenza.