Catania, confronto sui Criteri Ambientali Minimi: formazione, prezziari aggiornati e verifiche tecniche al centro del dibattito

L’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) è ormai uno snodo cruciale negli appalti pubblici: dal 2022, con l’aggiornamento normativo e l’introduzione del principio europeo DNSH – Do No Significant Harm nel quadro del PNRR, i requisiti di sostenibilità sono diventati ancor più stringenti, imponendo a stazioni appaltanti, progettisti e imprese di adeguare metodologie e strumenti. Su queste criticità si è concentrato l’incontro organizzato stamattina, 14 luglio, dall’Ordine degli Architetti di Catania al Palazzo della Cultura: un tavolo condiviso tra committenti pubblici, professionisti, uffici tecnici e imprese per analizzare ostacoli – formazione non omogenea, assenza di un prezziario regionale aggiornato, complessità delle verifiche – e opportunità di una corretta applicazione dei CAM.

Dopo i saluti istituzionali di Alessandro Amaro, Melania Guarrera, Sergio Parisi, Rosario Fresta e Salvatore Antonio Cannavò, i lavori, coordinati da Giuseppe Pulvirenti, hanno messo in luce l’urgenza di percorsi formativi mirati e strumenti economici uniformi, soprattutto in Sicilia, dove la mancanza di un prezziario aggiornato potrebbe alimentare contenziosi e ritardi procedurali. Interventi tecnici di Giancarlo Teresi, Fabio Finocchiaro, Nunzia Coppola e Luca Ceschini hanno offerto casi studio e soluzioni operative, evidenziando l’importanza di sinergie tra enti, ordini professionali e imprese per coniugare sostenibilità ambientale e tempistiche dei progetti finanziati.

La giornata si è chiusa con gli spunti di Angela Panza e Venerando Russo, confermando la volontà di avviare un percorso itinerante di approfondimento sui CAM: un’occasione per diffondere una cultura della sostenibilità nell’edilizia pubblica e privata, riducendo incertezze normative e rafforzando la qualità degli interventi sul territorio.

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