UFFICIALE SALVINI – Pneumatici, sbloccato bonus da 200€ | Li cambi tutti a costo zero

auto passeggero (pexels) - cataniaoggi

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Dalla sicurezza stradale ai risarcimenti: tutto quello che devi sapere se circoli su una strada dissestata.

Chi guida lo sa bene: l’auto non è soltanto un mezzo di trasporto, ma una responsabilità quotidiana. E non basta fare il pieno o il tagliando. Quando si parla di sicurezza, il primo alleato è spesso proprio lui: il pneumatico. Eppure, nonostante l’importanza, molti automobilisti trascurano questo componente fino all’ultimo. Da qui, l’iniziativa del Ministero delle Infrastrutture per incentivare il ricambio gomme con un contributo statale da 200 euro, ufficializzato da Matteo Salvini.

Il bonus – destinato a chi sostituisce gli pneumatici vecchi con modelli più sicuri ed efficienti – mira a ridurre gli incidenti e, al contempo, a promuovere l’adozione di soluzioni più sostenibili e performanti. In un contesto dove i costi di manutenzione sono sempre più alti, questa misura può davvero fare la differenza. Ma c’è di più.

L’efficienza dell’auto, tuttavia, non basta se ciò che la circonda non è all’altezza. Perché puoi anche avere pneumatici nuovi e freni perfetti, ma se finisci in una buca non segnalata o su un dosso pericoloso, il rischio di un incidente è comunque altissimo. E in Italia, purtroppo, queste situazioni sono tutt’altro che rare.

Le segnalazioni di automobilisti e motociclisti alle prese con strade dissestate aumentano ogni anno, in particolare nei centri urbani. Buche profonde, dossi improvvisi, asfalto consumato: tutte condizioni che possono provocare seri danni ai mezzi e anche alle persone. La domanda sorge spontanea: chi paga in questi casi?

Incidenti per strada? Il Comune può essere chiamato a rispondere

Non tutti sanno che il Comune è considerato il “custode” delle strade pubbliche, e in quanto tale può essere ritenuto responsabile per i danni provocati da irregolarità del manto stradale. Questo principio è regolato dall’art. 2051 del Codice Civile, che disciplina la responsabilità per danni da cose in custodia. Ma come funziona, nella pratica?

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (8450/2025) ha fatto chiarezza su un caso emblematico. Due cittadini avevano fatto causa al Comune dopo un incidente causato da un dosso non segnalato. Uno dei due aveva subito danni al motociclo, l’altro lesioni personali. In primo grado, la causa era stata vinta. In appello, la decisione si era ribaltata. Ma in Cassazione, è arrivata la svolta.

auto (larepubblica) - cataniaoggi
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La svolta della Cassazione: ora il cittadino ha più tutele

La Corte Suprema ha stabilito che il Comune può essere condannato anche senza che il cittadino dimostri l’insidiosità del pericolo. In altre parole, non serve provare che la buca o il dosso fosse invisibile o imprevedibile: basta dimostrare il nesso tra la strada danneggiata e l’incidente.

Secondo la giurisprudenza consolidata, infatti, la responsabilità per danni da cose in custodia è oggettiva. Il danneggiato deve solo provare che il danno è stato causato dalla cosa stessa (in questo caso, la strada). Tocca poi al Comune dimostrare che non poteva evitare l’evento, magari perché l’anomalia era appena comparsa e non segnalata da nessuno.