Lidl, parte la spesa cronometrata: 40€ di multa se ci metti troppo | Nessuna pietà, nemmeno coi disabili
supermercato (pexels) - cataniaoggi-2
Il costo della spesa sale, ma ora anche il tempo passato al supermercato può costare caro, come scopre una cliente con disabilità.
Negli ultimi mesi, i rincari su prodotti alimentari e beni di prima necessità stanno mettendo a dura prova le famiglie. La spesa quotidiana non è mai stata così costosa e ogni euro risparmiato conta. Tuttavia, c’è un altro “costo” poco noto che rischia di aggiungersi alle preoccupazioni dei consumatori: il tempo trascorso nei parcheggi dei supermercati, che può tradursi in multe salate.
È successo a Winterthur, in Svizzera, dove una donna di 67 anni, affetta da sclerosi multipla, si è vista recapitare una multa di 40 franchi per aver superato il limite di tempo consentito nel parcheggio di un Lidl locale. Nonostante fosse in possesso di un permesso di parcheggio per disabili, il tempo trascorso è stato superiore all’ora massima consentita anche per i posti riservati.
La donna racconta di non aver visto il cartello che indicava il limite e sottolinea come, a causa delle sue condizioni di salute, abbia bisogno di più tempo per completare la spesa e per riposare. La multa, emessa dalla società Parkdepot che gestisce il parcheggio, ha suscitato in lei forte frustrazione, aggravata dall’obbligo di dover inviare via email la tessera di invalidità per richiedere un prolungamento del tempo di sosta.
Un sistema poco flessibile e tanti malintesi
La cliente ha inoltre denunciato come molte persone con disabilità non siano a conoscenza della possibilità di prolungare il tempo di sosta. Questo crea situazioni di ingiustizia, con multe che potrebbero essere evitate semplicemente con una comunicazione più chiara e sistemi di controllo più flessibili.
Per questo motivo, ha deciso di cambiare supermercato, scegliendo punti vendita dotati di sistemi di pagamento più elastici, come i parchimetri, che non penalizzano chi ha bisogno di più tempo per fare la spesa.
Lidl e il sistema di controllo: come funziona davvero
Lidl Svizzera ha espresso il suo rammarico per l’accaduto e ha spiegato che il sistema di controllo del parcheggio si basa su telecamere che leggono le targhe, senza distinzione tra veicoli con o senza permesso per disabili. La catena ha confermato di essere disponibile a concedere tempi di sosta più lunghi in caso di necessità comprovate da limitazioni fisiche. Nel caso specifico, la multa è stata annullata. Il contrassegno di parcheggio per disabili, chiamato anche Contrassegno Europeo di Parcheggio, è uno strumento pensato per agevolare la vita delle persone con mobilità ridotta o ipovedenti, consentendo l’accesso a parcheggi riservati e particolari facilitazioni. Viene rilasciato da enti pubblici e può essere utilizzato in tutti i paesi membri dell’Unione Europea.
La richiesta prevede la dimostrazione della disabilità tramite certificati medici e documentazione specifica, ed è personale e non trasferibile. Il contrassegno deve essere esposto in modo visibile all’interno del veicolo e permette, tra le altre cose, di parcheggiare senza limiti di tempo in alcune zone riservate.
Tuttavia, come dimostra il caso di Winterthur, anche con questo permesso non si è immuni da restrizioni temporali rigide e sistemi di controllo automatici che non sempre tengono conto delle reali necessità di chi ne usufruisce.