Posto di blocco, la patente e il libretto non li vogliono più vedere: devi avere il “bollino” | Altri 65€ in Motorizzazione
Posto-di-blocco (motorzoom.it) - cataniaoggi
Ai controlli stradali c’è un nuovo documento che può farti perdere tempo e soldi se non ce l’hai.
In questi mesi sempre più automobilisti raccontano di essere stati fermati a un posto di blocco e di aver ricevuto una richiesta insolita. Non più la classica combinazione di patente e libretto, ma un’altra certificazione, legata a un controllo tecnico ben preciso, che in molti non hanno aggiornato.
La scena è sempre la stessa: paletta alzata, accostamento, saluto dell’agente e poi la fatidica domanda. Non importa se l’auto è in buono stato, se la revisione sembra in regola o se si guida con prudenza: ciò che interessa è verificare la presenza di un “bollino” che attesta un requisito ambientale fondamentale.
Negli ultimi anni la normativa sulla circolazione è cambiata, e il nuovo Codice della Strada introduce verifiche più stringenti in tema di inquinamento e sicurezza meccanica. Chi non è in regola rischia multe salate e persino il fermo del veicolo, soprattutto se il posto di blocco avviene in autostrada.
Molti automobilisti non sanno che questa certificazione è collegata alla revisione periodica, ma può anche essere richiesta fuori dalle scadenze ordinarie. Le forze dell’ordine hanno il potere di fermare e verificare sul posto la conformità di un’auto alle normative europee sulle emissioni.
Un controllo che guarda sotto il cofano
Durante questi controlli, i tecnici non si limitano a osservare l’esterno del veicolo. Utilizzano strumenti specifici, come sonde e analizzatori, per misurare i gas di scarico e verificare che rientrino nei limiti di legge. È un procedimento rapido, ma che può rivelare problemi nascosti e costosi da risolvere.
Anche le auto apparentemente in perfette condizioni possono fallire la prova se il motore ha accumulato usura, se i filtri antiparticolato sono sporchi o se la manutenzione non è stata puntuale. Il problema? Un veicolo che inquina più del dovuto non è solo una questione di multe: è un rischio per la salute pubblica e per l’ambiente.
Cos’è e perché serve il bollino blu auto
Il bollino blu auto certifica l’avvenuto monitoraggio delle emissioni allo scarico. È il modo più rapido ed efficace per verificare lo stato di salute del motore di un veicolo e, soprattutto, per misurare la corrispondenza alle norme europee da Euro 1 a Euro 6.
Si tratta di controlli essenziali, perché con il tempo, l’usura e una manutenzione non puntuale un veicolo diventa meno pulito. Parliamo di particolato, benzene, ossidi di azoto: sostanze nocive per la salute umana, emesse dai mezzi di trasporto che usano carburanti fossili.
Lo strumento legislativo che disciplina questi controlli è proprio il bollino blu auto, ottenibile in sede di revisione periodica presso officine autorizzate o alla Motorizzazione Civile. Costa in media tra i 45 e i 65 euro e, se manca, la multa può superare i 600 euro, con sospensione dalla circolazione fino a regolarizzazione.