È UFFICIALE, la seconda città peggiore d’Italia si trova in Sicilia | Incoronata ‘brutta come la fame’

Corigliano (wikipedia) - cataniaoggi

Corigliano (wikipedia) - cataniaoggi

Dove conviene davvero vivere in Italia? La classifica che nessuno vorrebbe vedere…

Ogni anno, esperti, giornali e istituti stilano classifiche sulle città italiane dove vivere meglio. Si tengono conto di parametri come qualità della vita, sicurezza, servizi e opportunità di lavoro. Ma accanto ai ranking più positivi, ce ne sono altri che mettono in luce le “zone d’ombra” del nostro Paese, svelando luoghi meno piacevoli sotto vari punti di vista.

Nel confronto tra città storiche, moderne, di mare o di montagna, emerge sempre una grande verità: l’Italia è un mosaico di realtà molto diverse, che offrono vantaggi ma anche sfide da affrontare. Scelte e investimenti pubblici, cura del territorio e valorizzazione del patrimonio giocano un ruolo fondamentale per attrarre nuovi residenti o mantenere quelli già presenti.

Spesso, però, dietro scorci affascinanti si celano problemi complessi che rendono la vita quotidiana difficile o meno piacevole di quanto si immagini. Tra traffico, inquinamento, disorganizzazione urbana e servizi scarsi, alcune città arrancano in classifica e faticano a farsi amare da chi le abita e da chi le visita.

Non è un caso se, insieme alle migliori, esistono classifiche “al negativo” che mettono in evidenza quali siano le realtà più problematiche in Italia, e oggi vi sveleremo quella che nessuno vorrebbe vedere in cima: la città più brutta d’Italia.

La top delle città meno amate d’Italia

Non tutti sanno che dietro ai grandi nomi celebri per bellezza e cultura ci sono anche realtà che faticano a trovare la loro identità. Il sito affarifinanza.it ha recentemente pubblicato una classifica che mette in luce le città italiane “nel bene e nel male”. Tra queste, emerge un dato che lascia senza parole: la città più brutta dello Stivale è…

Corigliano-Rossano, in Calabria. Un riconoscimento sgradevole, che arriva da più fonti e che si spiega con diverse criticità. Il primo motivo è la difficile gestione amministrativa, soprattutto dopo la fusione di due municipi, Corigliano e Rossano Calabro, che ha portato a una gestione poco efficace del territorio. Inoltre, il patrimonio storico e naturalistico di questa città è sottovalutato, lasciando spazio a un’immagine complessivamente trascurata e poco attraente per residenti e turisti.

corigliano (www.italia.it) - cataniaoggi
corigliano (www.italia.it) – cataniaoggi

Le altre città della “top 10”

Al secondo posto di questa classifica poco lusinghiera troviamo Gela, in Sicilia. Il problema principale qui è l’inquinamento ambientale che grava su molte zone della città, oltre alla poca cura riservata al paesaggio naturale, che rende l’ambiente urbano poco accogliente.

Al terzo posto, invece, compare Mestre, città veneta che paga lo scotto di un’urbanizzazione caotica e della mancanza di quel fascino storico che si associa spesso alla vicina Venezia. Mestre, infatti, spesso viene percepita come una città “d’ombra”, pur essendo molto funzionale e strategica. Questi ranking, anche se impietosi, sono importanti perché spingono a riflettere sulle criticità reali e sulle azioni necessarie per migliorare. Non solo per attrarre turisti o nuovi abitanti, ma per restituire dignità e qualità della vita a chi vive in questi territori. Spesso la soluzione passa da una migliore pianificazione urbana, da investimenti nella manutenzione e valorizzazione del patrimonio, ma anche da una gestione amministrativa più efficiente.