ULTIM’ORA GOVERNO – DISOCCUPATI, ecco i soldi di cui avete bisogno: non serve più una busta paga | 10.000€ già da oggi in banca
Prestito - (cataniaoggi.it-pexels) (2)
Arriva la soluzione per chi non ha uno stipendio fisso e ha bisogno di affrontare una spesa imprevista
Nel panorama finanziario odierno, il prestito senza busta paga sta assumendo un ruolo sempre più importante. Questa forma di credito è pensata per chi non può presentare uno stipendio fisso come garanzia, come studenti, lavoratori autonomi o disoccupati. In un’epoca in cui l’accesso al credito è essenziale per affrontare spese impreviste o realizzare progetti personali, questa opzione offre un’alternativa valida rispetto ai tradizionali prestiti bancari.
Di norma, per ottenere un prestito è necessario dimostrare un reddito stabile attraverso la busta paga o le dichiarazioni dei redditi per i lavoratori autonomi. Tuttavia, il prestito senza busta paga si basa su garanzie diverse. La banca o l’istituto finanziario richiede alternative, come un garante, un’ipoteca su un immobile o beni di valore, oppure altre fonti di reddito come affitti o pensioni. Questi prestiti tendono a essere di importi contenuti e presentano tassi di interesse più elevati, in quanto il rischio per l’istituto è maggiore.
Le categorie più comuni che si rivolgono a questa soluzione sono casalinghe, studenti, lavoratori autonomi, disoccupati e persone con contratti di lavoro irregolari o con busta paga già impegnata in altri finanziamenti. Gli studenti universitari, ad esempio, spesso accedono ai cosiddetti prestiti d’onore, che prevedono il rimborso solo al termine del percorso di studi. Per i disoccupati senza garanzie, invece, ottenere un prestito è molto difficile a causa del rischio elevato di insolvenza.
La banca richiede sempre una forma di garanzia per concedere un prestito senza busta paga. Tra le soluzioni più comuni c’è la figura del garante, che si impegna a pagare il debito in caso di inadempienza. Oltre al garante, è possibile offrire beni di valore in pegno, un’ipoteca su un immobile oppure presentare dichiarazioni dei redditi (modello unico) se si è lavoratori autonomi. Altre rendite alternative come assegni di mantenimento o introiti da affitti possono essere valutate come fonti di reddito.
Il ruolo e i rischi del garante
Il garante svolge un ruolo cruciale, poiché si assume la responsabilità del debito in caso di mancato pagamento da parte del richiedente. Questa figura deve avere un buon merito creditizio e non essere segnalata come cattivo pagatore. La firma del garante implica la condivisione delle responsabilità contrattuali e può comportare azioni legali in caso di insolvenza. Per la banca, la presenza di un garante affidabile riduce il rischio e facilita l’erogazione del prestito.
Un’altra opzione a disposizione di chi non ha busta paga sono i prestiti cambializzati, caratterizzati da costi elevati e rischi maggiori. In questo caso, il pagamento avviene tramite cambiali, titoli di credito esecutivi che permettono al creditore di procedere rapidamente in caso di insolvenza. Le garanzie richieste possono essere immobili, beni di valore o un garante. Va prestata molta attenzione ai costi e alle condizioni per evitare gravi conseguenze.
Ipoteca e pegno come garanzie reali
Nel caso si possieda un immobile, è possibile offrire un’ipoteca a garanzia del prestito. Questa soluzione è più frequente per importi elevati, mentre per somme contenute è spesso meno praticata. In alternativa, si possono mettere in pegno gioielli, veicoli o altri beni di valore, utilizzabili soprattutto per prestiti di modesta entità. Se il debitore non salda il debito, la banca può rivalersi su questi beni.
Richiedere un prestito senza busta paga comporta generalmente tassi d’interesse più alti, proprio per compensare il rischio maggiore per la banca. È quindi fondamentale valutare attentamente il tasso annuo nominale (TAN) e il tasso annuo effettivo globale (TAEG), oltre ai costi aggiuntivi come assicurazioni obbligatorie. In mancanza di garanzie, per importi contenuti esistono altre soluzioni come le carte di credito revolving o il consolidamento dei debiti. Inoltre, ci sono prestiti agevolati offerti da enti pubblici o prestiti d’onore per studenti, che rappresentano validi strumenti per ottenere liquidità in condizioni particolari.