“Giornate di grandissima tensione”
“Queste sono giornate di grandissima tensione – ammette Sbardella -. Con il governatore c’è stato un confronto franco, ma non aspro. Il punto è che per un assessorato tanto importante serviva il profilo migliore. Purtroppo il presidente non considera un valore l’unità della coalizione”. Parole che fotografano una spaccatura destinata a lasciare segni, visto che i rappresentanti di FdI hanno scelto di non partecipare alla riunione di giunta che ha sancito la nomina di Iacolino.
Il nodo politico
Per i meloniani, il problema non riguarda soltanto il metodo ma anche il merito: “Abbiamo chiesto con forza di sospendere la decisione e aprire un confronto, ma ciò non è avvenuto. Riteniamo che si sia andati contro la logica della legalità e della condivisione. Il presidente si è mostrato particolarmente indisponibile al dialogo”.
Forza Italia rivendica la scelta
Sul fronte opposto, Forza Italia rivendica la legittimità della scelta, sottolineando come quella casella fosse già espressione del partito e dunque spettasse agli azzurri. “La Pianificazione è talmente importante e influente sulla qualità del servizio sanitario che non può essere gestita con improvvisazione – ribatte Sbardella -. Bisognava individuare il profilo migliore, e farlo insieme”.
Una maggioranza in bilico
La contrapposizione si inserisce in un quadro politico più ampio, con l’ombra di possibili contraccolpi sull’intera maggioranza. Alla domanda se ci si trovi di fronte a una crisi di governo, il commissario di FdI frena: “È presto per parlare di crisi, ma certo la tensione è altissima”.
Il futuro e lo “Schifani bis”
Resta invece sospeso il giudizio su un eventuale “Schifani bis“. “Non mi esprimo”, taglia corto Sbardella, lasciando intendere che le prossime mosse del presidente saranno decisive per ricomporre una frattura che rischia di segnare il futuro della legislatura regionale.