Catania, 37mila stranieri residenti: i dati del rapporto Migrantes

In un anno oltre duemila residenti stranieri in più: secondo il rapporto Migrantes, nel Catanese vivono 37mila persone senza cittadinanza italiana.

La provincia etnea si conferma il principale polo siciliano per l’accoglienza e l’integrazione delle comunità straniere. Secondo i dati elaborati dalla Caritas diocesana e presentati nel corso del 34esimo Rapporto Migrantes, a Catania e provincia sono oggi 37.692 i residenti stranieri, a cui si aggiungono 26.949 soggiornanti. Un incremento complessivo di oltre 2.000 persone in un anno, pari al 5,6%.

Catania risulta così la prima provincia in Sicilia per presenza di cittadini non italiani, e il capoluogo registra la maggiore concentrazione: 14.963 stranieri residenti, pari al 5% della popolazione.

Il quadro, ricostruito grazie ai database del Ministero dell’Interno e dell’Istat, restituisce un trend stabile: gli stranieri rappresentano una componente strutturale della comunità etnea, sia sotto il profilo demografico che economico.

LE NAZIONALITÀ PIÙ PRESENTI

In provincia, le prime comunità straniere provengono da:

  • Romania: 3.552 residenti (24,3%)
  • Sri Lanka: 1.892 (12%)
  • Albania: 1.361 (7,2%)

Nel capoluogo, invece, prevalgono:

  • Sri Lanka: 2.480 residenti (17,4%)
  • Romania: 1.962 (13,8%)
  • Bangladesh: 1.495 (10,5%)
  • Mauritius: 970 (6,8%)
  • Senegal: 952 (6,7%)

Tra i dati più significativi, quello relativo agli studenti stranieri: a Catania sono 5.291, quasi la metà nati in Italia. Rappresentano il 3,3% della popolazione scolastica, una percentuale ancora lontana dalla media nazionale (11,6%), ma in crescita costante.

IL CONTRIBUTO ECONOMICO E SOCIALE

Il report sottolinea che le comunità straniere generano per la Sicilia 4,2 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 4,1% del Pil regionale. Nella provincia etnea assumono un ruolo centrale non solo nel mercato del lavoro ma anche per l’impatto sociale e culturale.

Durante la presentazione del rapporto, il direttore della Caritas diocesana Carlo Palazzo e il vicario generale Vincenzo Branchina hanno evidenziato come «la presenza dei migranti non sia un’emergenza, ma un elemento della nostra normalità, che va compreso e valorizzato».

L’obiettivo, come ribadito dalla curatrice del rapporto Manuela De Marco, è «costruire una narrazione nuova e aderente alla realtà, capace di superare stereotipi e restituire dignità a chi contribuisce attivamente alla vita delle comunità urbane».

I COMUNI CON PIÙ INCIDENZA

Subito dopo il capoluogo, a Acireale vivono 1.604 stranieri (3,2%). Ma è Mazzarrone a registrare la percentuale più alta: 697 residenti stranieri, pari al 17,5% della popolazione, spinti anche dal lavoro nel settore agricolo.

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