“Il gastroenterologo me lo ha proibito”: gli spiattelli questa frase al posto di blocco e ti lasciano andare | Per legge sono obbligati

Guida e alcol test (cataniaoggi.it-pexels)

Guida e alcol test (cataniaoggi.it-pexels)

Se sei ubriaco alla guida e ti fermano per l’alcol test ti puoi salvare solo se soffri di questa patologia

I controlli su strada da parte delle forze dell’ordine si sono intensificati negli ultimi anni, con particolare attenzione ai comportamenti pericolosi degli automobilisti. Tra le violazioni più gravi e sanzionate vi è la guida in stato di ebbrezza, una delle principali cause di incidenti mortali. L’etilometro rappresenta lo strumento chiave per accertare la presenza di alcol nel sangue del conducente, e chi viene trovato oltre i limiti previsti dalla legge è passibile di sanzioni molto severe, sia sul piano amministrativo che penale.

Le norme sul consumo di alcol per chi si mette alla guida sono molto rigide, e prevedono limiti precisi al tasso alcolemico nel sangue. Superare tali soglie, anche di poco, può comportare la sospensione della patente, multe salate, la decurtazione di punti e, nei casi più gravi, il sequestro del veicolo o addirittura l’arresto. I motivi di tanta severità sono evidenti: l’alcol riduce i riflessi, la capacità di concentrazione e il controllo sul veicolo, mettendo a rischio non solo chi guida, ma anche tutti gli altri utenti della strada.

Eppure esistono delle eccezioni che possono cambiare radicalmente l’esito di un controllo. Un caso diventato emblematico è quello di un cittadino fermato al volante con un tasso alcolemico superiore al limite, ma che è riuscito a evitare la multa grazie a una condizione medica ben documentata: il reflusso gastroesofageo. Questo disturbo, apparentemente lontano dalle dinamiche di un test etilometrico, può invece influenzarne in maniera significativa i risultati.

Secondo quanto emerso in quella circostanza, la presenza di acidi gastrici nel tratto digerente superiore può alterare l’aria espirata e falsare i valori registrati dall’etilometro. In pratica, la risalita degli acidi nello stomaco e nell’esofago può contenere tracce di sostanze che l’etilometro interpreta come alcol, restituendo così un valore positivo anche in assenza di assunzione di bevande alcoliche. Questo effetto, sebbene raro, è stato riconosciuto come scientificamente plausibile.

La necessità di una prova medica

È però fondamentale sottolineare che non tutte le forme di reflusso possono essere utilizzate come giustificazione valida per evitare una sanzione. Occorrono certificazioni mediche precise, firmate da specialisti, che attestino la presenza della patologia in forma grave e cronica. Senza una documentazione adeguata, il rischio è non solo di non essere creduti, ma anche di aggravare la propria posizione con l’accusa di dichiarazioni mendaci o ostruzione al controllo.

Il caso del cittadino assolto grazie al reflusso ha suscitato un ampio dibattito tra esperti del diritto e della medicina. Da un lato, rappresenta un importante riconoscimento del ruolo che alcune condizioni cliniche possono avere nei procedimenti legali; dall’altro, solleva interrogativi sull’affidabilità assoluta dell’etilometro e sulla necessità di affiancarlo, in alcuni casi, con esami del sangue più precisi e meno influenzabili da fattori esterni.

Reflusso (cataniaoggi.it-pexels)
Reflusso (cataniaoggi.it-pexels)

La prudenza resta l’unico vero alleato

Nonostante le possibili eccezioni, il messaggio da trasmettere agli automobilisti è chiaro: non bisogna mai mettersi alla guida se si è consumato alcol, anche in quantità modeste. Affidarsi a scorciatoie o sperare in casi limite può essere estremamente rischioso. La sicurezza personale e quella altrui deve venire prima di qualsiasi giustificazione o cavillo legale.

L’episodio del reflusso e della multa evitata ha evidenziato come anche nel rigido apparato sanzionatorio del Codice della Strada esistano delle eccezioni legate alle condizioni individuali. Tuttavia, queste situazioni devono essere trattate con rigore medico-legale, e non possono rappresentare una scappatoia facile. In ultima analisi, la responsabilità individuale e la consapevolezza dei rischi restano l’unica vera garanzia di sicurezza sulle strade.