Batterio intestinale: questo sembra innocuo ma se ti attacca finisci in oncologia | Ti lascia poche settimane di vita
Sintomi del cancro allo stomaco - (cataniaoggi.it-pexels)
Tumore allo stomaco, cause, sintomi e strategie per una diagnosi precoce e il ruolo dell’Helicobacter pylori
Il cancro gastrico, comunemente noto come tumore allo stomaco, è una patologia che colpisce una parte essenziale del tratto digerente. Secondo gli specialisti, si presenta principalmente in due forme. La più frequente è il carcinoma di tipo intestinale, che rappresenta circa il 90% dei casi e ha un’origine legata a processi infiammatori cronici come quelli causati dall’infezione da Helicobacter pylori. Più rara ma più insidiosa è invece la forma diffusa, che si sviluppa con minori segnali iniziali e ha spesso una componente genetica.
L’infezione da Helicobacter pylori è una delle principali responsabili del carcinoma gastrico intestinale. Questo batterio, se presente in forma cronica, può innescare una sequenza di eventi patologici che parte dalla gastrite atrofica e può progredire fino alla metaplasia intestinale, alla displasia e infine alla formazione del tumore. È una progressione silenziosa e per questo pericolosa, che può durare anni prima di manifestarsi con sintomi evidenti.
I fattori di rischio per lo sviluppo del cancro allo stomaco sono molteplici. Il fumo, l’età superiore ai 50 anni, il sesso maschile, l’obesità e la presenza di una storia familiare di primo grado aumentano notevolmente la probabilità di sviluppare la malattia. Inoltre, il cancro gastrico è più frequente nelle popolazioni asiatiche rispetto a quelle occidentali. Questi dati suggeriscono che, oltre ai fattori genetici, anche quelli ambientali e culturali abbiano un ruolo determinante.
Uno dei problemi principali legati al cancro gastrico è la difficoltà nella diagnosi precoce. Spesso, infatti, i sintomi iniziali sono vaghi e facilmente confondibili con disturbi digestivi comuni come la gastrite o l’ulcera. Indigestione, perdita di peso, dolori addominali, nausea, vomito, cambiamenti nelle abitudini intestinali e presenza di sangue nelle feci o nel vomito sono segnali che non devono essere ignorati e che richiedono attenzione medica tempestiva.
Strumenti diagnostici sempre più precisi ed efficaci
La medicina ha compiuto enormi passi avanti nella diagnosi del tumore allo stomaco grazie a tecniche come la gastroscopia e la cromoendoscopia. La prima consente una visione diretta dello stomaco mediante un tubo flessibile con telecamera, mentre la seconda permette di evidenziare lesioni attraverso l’uso di coloranti o filtri digitali. Questi esami, indolori e ben tollerati, sono fondamentali per individuare il tumore in fase iniziale e migliorare le prospettive terapeutiche.
In Europa il cancro gastrico rappresenta circa il 10% dei tumori dell’apparato digerente. Con circa 7.000 nuovi casi stimati nel 2023, non è tra i più frequenti, anche grazie alle abitudini alimentari più equilibrate rispetto ad altri Paesi. Tuttavia, in nazioni come il Portogallo, la sua incidenza è decisamente più alta, a testimonianza del peso che le variabili ambientali e dietetiche esercitano sulla salute digestiva.
Il miglioramento delle competenze mediche ha cambiato la prognosi
Uno degli aspetti più incoraggianti è il progresso delle competenze specialistiche. Medici più formati e strumenti diagnostici avanzati hanno permesso un aumento della diagnosi precoce e una maggiore possibilità di rimuovere lesioni gastriche in tempo. Questo ha cambiato radicalmente la prognosi per molti pazienti, soprattutto per le forme più comuni e localizzate.
Come per molte forme tumorali, la prevenzione passa attraverso l’adozione di stili di vita sani. Ridurre il consumo di alimenti conservati, smettere di fumare, trattare in modo adeguato l’infezione da Helicobacter pylori e sottoporsi regolarmente a controlli, soprattutto se si hanno fattori di rischio, sono strategie fondamentali. La consapevolezza e la tempestività restano le migliori armi contro il tumore allo stomaco.