Il Ragusano DOP protagonista in questi mesi di una nuova stagione di valorizzazione grazie alla nuova edizione del “Progetto di Fattoria”

C’è un formaggio che racconta la Sicilia più autentica, fatta di pascoli verdi, di mani esperte e di antichi gesti custoditi come rituali. È il Ragusano DOP, una delle eccellenze lattiero-casearie dell’isola, che oggi vive una nuova stagione di valorizzazione grazie al progetto “Progetto di Fattoria”, finanziato nell’ambito della sottomisura 3.2 del PSR Sicilia 2014/2022, dedicata al sostegno per attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori.

Promosso dall’ATS “Progetto di Fattoria”, costituita dalla società cooperativa agricola Progetto Natura (capofila) e dall’impresa Occhipinti Giuseppe, il progetto ha l’obiettivo di far conoscere, apprezzare e integrare il Ragusano DOP sempre di più nella quotidianità alimentare dei siciliani e non solo.

E’ del resto il formaggio che mette d’accordo tutti. Lo spot video sui social e tv lo dice chiaramente: “piace ai bambini, piace a chi cucina, piace a chi ama la qualità”. E non è solo uno slogan. Questo formaggio, dalla caratteristica forma parallelepipeda e dal sapore che evolve nel tempo, riesce ad abbracciare tutte le età e tutti i gusti.

Piace ai bambini che lo mangiano a merenda, magari a cubetti, o inserito in ricette semplici e genuine. Piace a chi fa sport per il suo alto contenuto proteico e di calcio. Gli adulti lo scelgono perché è versatile in cucina: si può usare grattugiato sulla pasta, in una parmigiana, oppure piastrato o a tocchetti per un antipasto rustico e raffinato. E piace anche agli anziani, che ne apprezzano il sapore leggermente piccante e le proprietà nutritive, in particolare la ricchezza di calcio utile per la salute delle ossa.

Prodotto solo con latte vaccino intero e crudo proveniente da bovine nutrite prevalentemente con essenze spontanee dei pascoli iblei, il Ragusano DOP si realizza con metodi artigianali e utensili in legno, che favoriscono lo sviluppo della microflora casearia autoctona. La salatura avviene in salamoia satura e la stagionatura può durare dai tre ai dodici mesi, in ambienti freschi e umidi con pareti in pietra naturale, che ne garantiscono il sapore inconfondibile.

La crosta liscia e dorata, la pasta compatta color giallo paglierino, la marchiatura con le fascere, la numerazione per la tracciabilità e il doppio marchio a fuoco ne fanno un prodotto facilmente riconoscibile, tutelato e garantito dal disciplinare DOP. Oggi si può trovare non solo in forme intere, ma anche porzionato e grattugiato, adatto quindi a ogni esigenza della cucina contemporanea e distribuito sempre più anche nei circuiti della grande distribuzione.

Il “Progetto di Fattoria” è dunque un’azione strategica per il futuro della filiera lattiero-casearia iblea. Mira a valorizzare il prodotto e promuoverne il consumo come scelta sana e di qualità; ma anche a informare i consumatori sulle sue proprietà organolettiche e nutrizionali ed ancora a favorire l’integrazione con il turismo ecosostenibile, invitando a visitare i luoghi di produzione, dove tradizione e benessere del territorio si intrecciano. Ma c’è anche, come obiettivo, quello di sostenere le aziende agricole locali, incentivando la trasformazione del latte in Ragusano DOP e migliorando la redditività del comparto.

Non è un caso che l’ATS promotrice sia nata proprio in provincia di Ragusa, cuore pulsante della produzione: oltre il 70% del latte siciliano proviene da qui. Incentivare la produzione del Ragusano DOP, oggi ferma a circa 20 mila forme annue, significa aumentare il valore aggiunto locale, con l’obiettivo di arrivare a 30-40 mila forme all’anno.

La forza del progetto sta anche nella sua strategia di comunicazione integrata, che prevede spot televisivi regionali, banner su siti web, manifesti 6×3, promozione sui quotidiani e materiale promozionale diffuso in tutta la Sicilia. L’obiettivo è portare il Ragusano DOP sulla tavola di sempre più famiglie, rendendolo un simbolo non solo di eccellenza gastronomica, ma anche di identità e sviluppo sostenibile.