Siamo troppi: se rinunci alla residenza il Governo ti paga il 75% dell’affitto | Il nuovo patto di stato
Bonus per le famiglie (cataniaoggi.it-pexels)
Arriva un bonus per i lavoratori disposti a trasferirsi in montagna: un’iniziativa per ripopolare le zone montane
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 131 del 2025, entrano in vigore importanti incentivi destinati a chi decide di trasferirsi in zone montane. L’obiettivo principale è contrastare lo spopolamento di questi territori, fenomeno causato dalla carenza di servizi, dalla difficoltà di trovare lavoro e dalla lontananza dai principali centri abitati. La legge intende creare condizioni favorevoli che rendano la vita in montagna più semplice e attrattiva.
L’articolo 6 della Legge 131 del 2025 riconosce un credito d’imposta per il personale sanitario e scolastico che si trasferisce in comuni montani. L’agevolazione copre fino al 60% del canone annuo di locazione o del finanziamento, con un massimo di 2.500 euro, mentre nei comuni con minoranze linguistiche l’importo sale al 75% fino a 3.500 euro. Il beneficio è finanziato con 20 milioni di euro annui a partire dal 2025.
Per chi acquista o ristruttura una casa nei comuni montani, l’articolo 27 della legge prevede un credito d’imposta sugli interessi passivi dei mutui ipotecari o fondiari. L’agevolazione è riconosciuta per cinque anni e copre gli immobili adibiti a abitazione principale, esclusi quelli di lusso classificati A/1, A/8 e A/9. Il beneficio è riservato ai cittadini che non hanno superato i 41 anni di età e mira a incentivare nuovi residenti nelle zone montane.
Per le imprese agricole che operano nei comuni montani viene previsto un credito d’imposta pari al 10% degli investimenti effettuati tra il 2025 e il 2027, fino a un massimo di 4 milioni di euro annui. Gli investimenti devono favorire servizi ecosistemici e la manutenzione del territorio. Nei comuni con meno di 5.000 abitanti e minoranze linguistiche, il bonus sale al 20%. L’agevolazione può essere cumulata con altri incentivi già previsti dalla normativa.
Bonus per nuove attività imprenditoriali
Alle piccole e micro imprese che avviano una nuova attività nei comuni montani dopo il 20 settembre 2025 è riconosciuto un credito d’imposta basato sulla differenza tra l’imposta ordinaria e quella calcolata al 15%, fino a 100.000 euro. La misura è pensata per giovani imprenditori che non abbiano ancora compiuto 41 anni e mira a incentivare la creazione di lavoro locale, contribuendo al ripopolamento dei territori.
La legge non si limita a incentivi economici, ma mira anche a rafforzare i servizi essenziali, come scuole e strutture sanitarie, nelle aree montane. L’idea è di creare un contesto in cui chi si trasferisce possa vivere e lavorare con maggiore facilità, riducendo gli svantaggi legati alla distanza dai centri urbani e migliorando la qualità della vita.
Attesa per l’elenco dei comuni beneficiari
Attualmente non è ancora disponibile l’elenco dei comuni montani beneficiari dei bonus. Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri stabilirà i criteri di classificazione e individuerà i comuni dove sarà possibile usufruire delle agevolazioni. Sarà fondamentale seguire l’iter per conoscere con precisione le località coperte dagli incentivi.
I bonus della Legge 131 del 2025 rappresentano una concreta opportunità per chi desidera trasferirsi in montagna e avviare attività economiche locali. Con incentivi per affitti, acquisti, ristrutturazioni e imprese, la normativa punta a riequilibrare il territorio, valorizzare gli immobili vuoti e stimolare la crescita economica e sociale delle zone montane, offrendo ai giovani e alle famiglie strumenti concreti per una nuova vita in montagna.