MINISTERO DELLA SALUTE: ritiro immediato da tutti i supermercati, il latte chimico manda in prognosi riservata | Non consumare questi marchi

Latte ritirato - (cataniaoggi.it-pexels)
Allerta latte: richiamati tre nuovi marchi dopo il primo caso di malessere, scopri se lo hai in casa
L’allarme lanciato dal Ministero della Salute in seguito a un caso di malessere legato al consumo di latte si estende. Dopo il primo richiamo che aveva riguardato un solo marchio, nelle ultime ore è stato deciso di ampliare la misura precauzionale a ulteriori tre etichette commerciali. La decisione arriva dopo che le autorità sanitarie hanno riscontrato possibili alterazioni chimiche nel latte interessato.
Il nuovo richiamo coinvolge i marchi “Valli Genovesi”, “Valle Stura” e “Alberti”, tutti riferibili a un unico produttore: l’azienda G. Alberti & C., con sede e stabilimento a Pontedassio, in provincia di Imperia. Il latte incriminato è del tipo parzialmente scremato, pastorizzato ad alte temperature. La misura di sicurezza è stata adottata su indicazione dell’Asl e del Ministero della Salute, in attesa di ulteriori accertamenti.
Il primo segnale di allerta è partito a seguito della segnalazione di un cittadino che, dopo aver consumato il latte, ha accusato un malessere. Gli esami preliminari avrebbero evidenziato un’alterazione sia del colore che del pH del prodotto, segni che possono indicare una contaminazione chimica o una degradazione della qualità. Per questo motivo, le autorità hanno deciso di non limitarsi al primo marchio, ma di estendere il richiamo anche alle altre denominazioni commerciali riconducibili allo stesso lotto e produttore.
Il lotto incriminato è il numero 230525, che corrisponde alla data di scadenza del 23 maggio 2025. Le confezioni richiamate variano a seconda del marchio: per “Valli Genovesi” si tratta dei cartoni da un litro, mezzo litro e 0,75 litri; per “Valle Stura”, delle confezioni da un litro e mezzo litro; per il marchio “Alberti”, solo le confezioni da un litro. Tutti i prodotti provengono dallo stesso stabilimento e presentano le stesse caratteristiche di lavorazione.
Sotto accusa il latte venduto a marchio Basko
Sebbene il richiamo sia ufficialmente definito “precauzionale”, è evidente la correlazione con il caso del latte venduto a marchio Basko, già ritirato dai supermercati nei giorni scorsi. Anche in quel caso, la segnalazione del consumatore e le analisi iniziali hanno spinto le autorità a prendere provvedimenti immediati. L’estensione del richiamo ad altri marchi rappresenta un passo necessario per tutelare la salute pubblica.
In questo momento, le analisi sui campioni prelevati dai lotti coinvolti sono ancora in corso. Le autorità sanitarie locali e nazionali stanno lavorando per identificare con precisione la causa del problema e verificare se ci siano stati errori nei processi di produzione, confezionamento o conservazione del latte. Solo dopo i risultati ufficiali sarà possibile chiarire l’origine dell’anomalia e valutare eventuali responsabilità.
Il lotto ritirato e i tre marchi sotto accusa
Nel frattempo, il Ministero della Salute rinnova l’appello ai consumatori: chiunque abbia acquistato una confezione di latte appartenente al lotto 230525, con uno dei tre marchi indicati, è invitato a non consumarlo. Il prodotto può essere restituito al punto vendita per ottenere il rimborso o la sostituzione. Si tratta di una misura cautelativa fondamentale in attesa di conferme definitive.
Questo nuovo episodio di allerta alimentare pone l’attenzione sull’importanza dei controlli lungo tutta la filiera produttiva e sulla necessità di reazioni tempestive in caso di segnalazioni sospette. Anche un solo caso può portare alla scoperta di problemi più estesi, e il sistema di tracciabilità ha dimostrato ancora una volta la sua efficacia nel risalire alle origini e limitare la diffusione del rischio.