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Controlli stradali - (cataniaoggi.it-infomessina)
Per sfuggire all’occhio dell’autovelox sta prendendo piede un trucco che rende le targhe alterate o illeggibili
Incrociare su strada veicoli con targhe visibilmente rovinate, alterate o illeggibili è più frequente di quanto si pensi. Si tratta di situazioni che spaziano dalla semplice trascuratezza, come sporco accumulato o usura dovuta al tempo, a veri e propri tentativi di elusione dei controlli, attraverso l’uso di pellicole traslucide o interventi artigianali per camuffare lettere e numeri. In tutti i casi, anche i più banali, si incorre in sanzioni amministrative, mentre nei casi più gravi può scattare una denuncia penale.
La targa di un veicolo non è un semplice accessorio, ma un elemento essenziale per l’identificazione del proprietario. Il suo compito è quello di collegare univocamente il mezzo alla persona responsabile della sua circolazione. Questo permette alle autorità di risalire al conducente anche in sua assenza, in caso di infrazione o incidente. L’integrità e la leggibilità della targa garantiscono l’efficacia di questo sistema, motivo per cui la legge impone regole molto severe in materia.
Le targhe sono prodotte dall’Istituto Poligrafico dello Stato e riportano il simbolo della Repubblica Italiana, a conferma della loro natura pubblica. Secondo il Codice della Strada, ogni veicolo deve essere dotato di due targhe, una anteriore e una posteriore. La normativa vieta qualsiasi forma di manomissione della targa. Anche modifiche apparentemente innocue, come l’aggiunta di adesivi, possono comportare conseguenze legali.
La pellicola retroriflettente che ricopre le targhe, ad esempio, non può essere rimossa o danneggiata. Qualsiasi intervento volto a modificare la visibilità o la leggibilità della targa è punibile secondo il Codice Penale. La legge equipara tali condotte alla falsificazione di un documento pubblico.
Pellicole anti-autovelox: un’illusione pericolosa
In commercio esistono pellicole che promettono di rendere le targhe invisibili ai dispositivi di rilevamento elettronico. Sebbene siano vendute liberamente, il loro utilizzo su strada è vietato. L’unico ambito in cui possono essere impiegate è quello privato, ad esempio per oscurare la targa in fotografie pubblicate in un’inserzione di vendita. Circolare con una targa modificata espone il conducente a sanzioni gravi, anche di natura penale.
Una targa danneggiata o deteriorata può impedire il superamento della revisione periodica del veicolo. In questi casi, è necessario richiedere una nuova targa alla Motorizzazione Civile. Se la pellicola retroriflettente si stacca o si rovina, il veicolo non può essere considerato conforme e dunque non può circolare regolarmente. Sottovalutare questo aspetto può portare a fermo amministrativo o ulteriori multe.
Sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada
Guidare un veicolo con targa non leggibile comporta sanzioni che variano in base alla gravità dell’irregolarità. Si va da multe di alcune decine di euro fino a migliaia in caso di targa contraffatta. In alcune situazioni, oltre alla sanzione pecuniaria, si può incorrere nel ritiro della targa, nel fermo del veicolo e, in caso di recidiva, nella confisca dello stesso. È quindi fondamentale che la targa sia sempre perfettamente visibile e integra.
Chi contraffà o altera una targa rischia conseguenze penali molto pesanti. Se la persona è anche l’autore materiale della falsificazione, può essere accusata di reati come falsità materiale e uso di atto falso. Se invece acquista o utilizza una targa contraffatta senza essere il falsificatore, può comunque essere accusato di ricettazione e altri reati connessi. In entrambi i casi si parla di reati gravi, con possibili pene detentive.