Catania, nuovo consiglio Sac: Torrisi confermato AD e Quattrone presidente
L’assemblea dei soci rinnova la governance della Sac: conferma per l’amministratore delegato Torrisi, nuovo Cda operativo. Pd e M5S attaccano: “scelte calate dall’alto”.
Nuova governance per la Sac, la società che gestisce gli aeroporti Fontanarossa di Catania e Pio La Torre di Comiso. L’assemblea dei soci ha confermato Nico Torrisi nel ruolo di amministratore delegato, assicurando continuità gestionale in una fase strategica per gli scali.
Ratificate anche le nomine del nuovo Consiglio di amministrazione, presieduto dalla commercialista Anna Quattrone. Completano il Cda:
- Giuseppe Alfano, ex sindaco di Comiso;
- Salvo Panebianco, imprenditore, già assessore provinciale ed ex vicesindaco di Paternò;
- Francesca Garigliano, avvocato penalista.
Le critiche del Partito Democratico
Il segretario regionale del Pd Sicilia e capogruppo dem in Commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, ha definito la procedura «un’occasione mancata per ristabilire trasparenza e correttezza». Secondo il deputato, prima del rinnovo del Cda sarebbe stato necessario «restituire piena operatività alla Camera di Commercio del Sud Est», che detiene la maggioranza assoluta delle quote Sac ed è commissariata da oltre tre anni.
Barbagallo sostiene che la decisione «non abbia rispettato quanto lo stesso presidente della Regione aveva annunciato pubblicamente», e che sia stata dettata da «logiche di spartizione che continuano a caratterizzare il governo regionale».
La posizione del Movimento 5 Stelle
Un giudizio altrettanto critico arriva dal Movimento 5 Stelle. La deputata all’Ars Stefania Campo parla di «nomine che inviano alla Sicilia un messaggio chiaro: gli aeroporti di Catania e Comiso vengono trattati come terreni di spartizione politica e non come infrastrutture strategiche per l’Isola».
Campo denuncia che, da mesi, la Sac sarebbe «ostaggio di trattative interne», con «un Cda scaduto, assemblee rinviate e decisioni congelate» non per migliorare la gestione degli aeroporti, ma «per ridistribuire posizioni di potere». La deputata attribuisce la composizione del nuovo Cda a uno schema definito come «manuale Cencelli aggiornato alla coalizione di centrodestra», articolato — secondo la sua lettura politica — in «3-1-1»: tre posti riconducibili a Fratelli d’Italia, uno al Movimento per l’Autonomia e la conferma dell’AD «in quota Forza Italia o in quota Schifani».
Campo aggiunge che, fino al recente sviluppo giudiziario, anche Totò Cuffaro avrebbe avanzato richieste di rappresentanza. «La conferma di Torrisi — sostiene la deputata — non è una scelta tecnica, ma parte dell’equilibrio interno tra FdI, Mpa, FI e le loro correnti. Altro che merito: si tratta di una lottizzazione che replica dinamiche già viste in sanità, partecipate e altri settori dell’amministrazione regionale».
La parlamentare pentastellata punta poi i riflettori sull’aeroporto di Comiso, definendolo «uno scalo marginalizzato, con poche rotte, voli occasionali e nessun piano concreto per attrarre vettori o sviluppare il cargo». A suo giudizio, «la propaganda parla di rilancio, ma la realtà è un territorio che non decolla».
Il rinnovo degli organi societari arriva mentre i due scali sono impegnati nel rafforzamento infrastrutturale e nella revisione dei flussi passeggeri dopo le criticità dell’ultimo anno. La nuova governance sarà chiamata a bilanciare esigenze operative, investimenti e strategie di sviluppo, in un quadro in cui le aspettative politiche e territoriali restano elevate.
