Regione Siciliana, il nuovo PIAO guarda al futuro: più assunzioni, digitale e sanità tra le priorità
Regione siciliana (cataniaoggi.it-facebook)
Un piano per riorganizzare la macchina regionale, renderla più moderna e vicina ai cittadini. È questo lo spirito che accompagna l’aggiornamento del PIAO 2024-2026, il Piano Integrato di Attività e Organizzazione che raccoglie in un unico documento obiettivi, strategie e strumenti con cui la Regione Siciliana intende affrontare i prossimi anni. Non si tratta solo di carte e buone intenzioni: il PIAO è la bussola con cui Palazzo d’Orléans vuole orientare la pubblica amministrazione verso maggiore efficienza, trasparenza e capacità di risposta. In altre parole, meno burocrazia e più servizi concreti.
Uno dei punti chiave riguarda il ricambio generazionale. Dopo anni di blocchi e pensionamenti, la Regione punta a nuove assunzioni per inserire giovani competenze negli uffici e garantire formazione mirata a chi entra. L’idea è semplice: accorciare la distanza tra cittadini e istituzioni, ridurre i tempi delle pratiche e utilizzare le nuove tecnologie per fare ciò che oggi appare ancora lento e complicato. La parola d’ordine è digitalizzazione. Il piano prevede la revisione dei processi interni e il ricorso a piattaforme certificate per gestire gare e appalti, così da limitare sprechi e rischi di corruzione. Non a caso, la Regione insiste sulla necessità di una vera e propria cultura della legalità, che passi anche da strumenti tecnologici più sicuri e trasparenti.
Ampio spazio è dedicato alla sanità, tema sempre sensibile in Sicilia. L’obiettivo dichiarato è ridurre le liste d’attesa, potenziare la rete ospedaliera e sviluppare i servizi territoriali secondo quanto previsto dal DM 77/2022. Ma soprattutto si punta a far decollare il Fascicolo Sanitario Elettronico, che dovrebbe diventare lo strumento principale per uniformare e rendere accessibili i servizi in tutta l’isola. Un progetto ambizioso, che richiede investimenti e capacità organizzativa, ma che può davvero cambiare la vita quotidiana dei pazienti.
Il PIAO non si ferma qui. Ci sono anche interventi per rafforzare le politiche del lavoro, con il potenziamento dei Centri per l’impiego e la creazione di sportelli virtuali diffusi nei Comuni, per aiutare soprattutto i giovani a entrare nel mercato occupazionale. Si parla inoltre di tutela del territorio, lotta al dissesto idrogeologico, valorizzazione del patrimonio culturale e rilancio del turismo. In tutto, il documento mette nero su bianco 68 obiettivi strategici per il 2024, suddivisi in dodici priorità politiche.
In filigrana c’è una sfida che riguarda non solo la Regione ma l’intero sistema pubblico: quella della performance. Perché il PIAO non è solo un piano di buone intenzioni, ma anche un sistema di valutazione. Ogni dipartimento dovrà dimostrare con numeri e risultati quanto ha contribuito al miglioramento dei servizi e alla realizzazione degli obiettivi.
Il linguaggio può sembrare tecnico, ma la sostanza è chiara: la Regione Siciliana vuole costruire una pubblica amministrazione meno pesante e più utile. Non sarà facile, viste le croniche difficoltà organizzative e le sfide che attendono l’isola. Ma questo aggiornamento del PIAO indica la volontà di imboccare una strada diversa, fatta di innovazione, legalità e vicinanza ai cittadini. La speranza è che dalle parole si passi ai fatti, trasformando le pagine del piano in cambiamenti reali nella vita delle comunità siciliane.