Mascalucia, rapina alle Poste: arrestato 35enne di Aci Sant’Antonio

Secondo la Procura di Catania, l’uomo sarebbe gravemente indiziato di rapina aggravata e lesioni personali. I fatti risalgono al 9 maggio scorso. La vittima, il direttore dell’ufficio postale, era stata minacciata con un taglierino. L’indagato è stato trasferito nel carcere di Piazza Lanza.

MASCALUCIA (CT) – La Procura della Repubblica di Catania ha ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di una misura cautelare in carcere nei confronti di Salvo Termini, 35 anni, di Aci Sant’Antonio, ritenuto – secondo l’accusa e fermo restando il principio di presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva – gravemente indiziato dei reati di rapina aggravata, lesioni personali e porto di armi o oggetti atti a offendere.

I fatti risalgono al 9 maggio scorso, quando si verificò una rapina all’interno dell’ufficio postale di Mascalucia, in via Avvocato Vito Reina. Intorno alle 11 del mattino, il direttore dell’ufficio, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Tenenza di Mascalucia, sarebbe stato sorpreso mentre si trovava nella sala aperta al pubblico. L’autore della rapina, armato di taglierino, lo avrebbe immobilizzato e minacciato, costringendolo ad aprire l’accesso agli uffici interni.

Non potendo accedere al caveau per via del meccanismo di apertura temporizzata della cassaforte, il rapinatore avrebbe puntato la lama al collo del direttore per farsi consegnare il denaro custodito nelle casse: circa 959 euro. Subito dopo, trascinando il direttore come ostaggio, si sarebbe dato alla fuga, lasciandolo poi ferito alla zona giugulare. La vittima ha riportato una ferita lacero-contusa ma non è in pericolo di vita.

Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale e condotte dai Carabinieri, si sono concentrate sull’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza interni e di alcune attività commerciali limitrofe. Il confronto con le fotografie anagrafiche e le testimonianze delle persone presenti – che hanno descritto l’autore come un uomo dal “viso butterato” – avrebbe consentito di individuare l’indagato. Ulteriore riscontro sarebbe arrivato dal veicolo usato per la fuga, risultato noleggiato da un familiare di Termini.

Al termine dell’attività investigativa, la misura cautelare è stata eseguita e l’indagato trasferito nella casa circondariale di Piazza Lanza a Catania.

Si precisa che le indagini sono ancora in corso e che l’indagato, come previsto dalla legge, è da considerarsi non colpevole fino a eventuale condanna definitiva.