Lega, stop ai “Team Vannacci” ma Salvini nega spaccature: “Altro che resa dei conti”

Nel Consiglio federale di via Bellerio il leader del Carroccio ribadisce la linea: no a movimenti paralleli, sì al radicamento nei territori. “Aumentano gli iscritti, nessuna crisi interna”.

MILANO – Dopo oltre un anno, il Consiglio federale della Lega si è riunito nuovamente nella storica sede di via Bellerio, a Milano.
Un vertice atteso, segnato dal tema dei Team Vannacci, che secondo la dirigenza del partito «non possono diventare un soggetto politico alternativo». Ma nonostante i toni accesi, Matteo Salvini ha negato che si tratti di una resa dei conti interna.

«Altro che resa dei conti – ha dichiarato il leader del Carroccio –. Gli unici conti a cui io e tutta la Lega stiamo lavorando sono quelli pubblici».

Alla riunione non era presente Roberto Vannacci, né collegato da Bruxelles, e il confronto si è concentrato tutto sulla cosiddetta “vecchia Lega”.
Secondo indiscrezioni interne, Salvini avrebbe ribadito che i Team Vannacci «non possono diventare un movimento alternativo», ma ha aggiunto: «Sono benvenute tutte le realtà e associazioni che possono affiancare la Lega». Una posizione che cerca di tenere insieme le diverse anime del partito.

Il paragone emerso tra i dirigenti del Nord è con la fondazione “Ricostruiamo il Paese”, lanciata da Flavio Tosi e poi sfociata nella sua espulsione.
Sul fronte politico, il segretario ha difeso la necessità di mantenere le presidenze regionali del Nord, in particolare la Lombardia.
«Adesso il mandato era di tenere il Veneto e l’ho tenuto – ha affermato Salvini –. Della Lombardia ne parleremo con gli alleati quando sarà il momento».

L’ala nordista, da parte sua, ha ribadito che la Lega debba rimanere radicata nei territori, mentre i temi più marcatamente di destra «possono arricchire, come accadeva in passato».

Nella nota ufficiale diffusa dopo il Federale, non emergono cambiamenti di linea: la Lega rilancerà i temi identitari e securitari, chiedendo più investimenti per la sicurezza, la detassazione degli straordinari e una stretta sui ricongiungimenti familiari e sui centri islamici.
Confermata la manifestazione del 14 febbraio, dedicata a identità, sicurezza e contrasto all’islam radicale.

Infine, il Carroccio rivendica una crescita di iscritti in molte regioni.
«Nel Lazio – si legge nella nota – per la prima volta si supererà quota 10.000 iscritti. Aumentano gli amministratori locali, anche a Palermo e Catania, e le liste sono forti in Veneto, dove sosteniamo Alberto Stefani, che potrà diventare il governatore più giovane d’Italia».