Castiglione a Repubblica: “Inopportuno partire dal deputato supplente, serve una vera riforma dello Statuto”
Il deputato di Forza Italia invita alla prudenza: “Le altre regioni riscrivono l’autonomia, noi rischiamo di apparire come quelli che pensano solo alle poltrone”.
CATANIA – In un’intervista pubblicata stamattina da la Repubblica, il deputato di Forza Italia Giuseppe Castiglione commenta con toni critici la proposta di modifica dello Statuto siciliano che introduce la figura del deputato supplente, approvata in queste ore dall’Assemblea Regionale Siciliana. «Mi pare inopportuno che la prima proposta di modifica dello Statuto della Regione Sicilia sia quella del deputato supplente – afferma Castiglione -. Le altre quattro regioni stanno portando avanti riforme strutturali, noi rischiamo di apparire come quelli che vogliono solo creare altre poltrone».
Secondo l’ex sottosegretario, la priorità dovrebbe essere una revisione complessiva dello Statuto, non una mini-riforma. «Non era la riforma più urgente – aggiunge -. È chiaro che il deputato supplente è stato pensato per rendere l’Assemblea più efficiente, ma il nostro Statuto ha parti ormai anacronistiche e superate. Serve un lavoro organico, dai toni più elevati, per rilanciare la nostra autonomia e il ruolo del Parlamento più antico d’Europa».
Castiglione richiama il confronto con le altre regioni a statuto speciale, che hanno proposto modifiche più ampie: «Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno inserito anche il consigliere supplente, ma all’interno di un pacchetto complessivo. Noi non siamo riusciti a elaborare neanche una bozza. Portare a Roma una proposta così limitata, mentre si discute di autonomia differenziata, è quantomeno inopportuno».
Il deputato azzurro rivela inoltre di avere presentato una propria proposta di revisione dello Statuto: «Ho parlato con il ministro Calderoli – spiega -. Bisogna eliminare riferimenti ormai superati come l’Alta Corte, il presidente della Regione come capo della polizia, la figura del commissario dello Stato. E serve aggiornare il capitolo sull’autonomia economico-finanziaria, per evitare che ogni volta si debba negoziare con lo Stato. Oggi che la Regione ha ottenuto buoni risultati di bilancio, è il momento giusto per farlo».
Infine, Castiglione lancia un appello al presidente Renato Schifani: «Serve una fase costituente, una riforma vera e condivisa. Nessuno meglio di lui, con la sua esperienza di ex presidente del Senato, può guidare questo processo. Bisogna coinvolgere anche le opposizioni: non c’è ragione per cui debbano dire no al deputato supplente, se inserito dentro un progetto riformatore più ampio».