Sicilia, mozione di sfiducia a Schifani e nomine congelate per la crisi politica

Regione Siciliana (cataniaoggi.it-social)

Pd, M5s e Controcorrente presentano la mozione di sfiducia a Schifani mentre la crisi nella maggioranza paralizza nomine e incarichi negli enti regionali.

Le opposizioni all’Assemblea regionale siciliana si ricompattano attorno a un obiettivo politico comune: la mozione di sfiducia al governatore Renato Schifani. Il documento, firmato da Michele Catanzaro (Pd), Antonio De Luca (M5s) e Ismaele La Vardera (Controcorrente), potrebbe approdare in Aula entro l’inizio di dicembre, prima dell’esame della manovra di stabilità. Un’iniziativa dal forte valore politico, che mira a chiudere anticipatamente una legislatura scossa dalle inchieste giudiziarie e dalle tensioni interne alla maggioranza.

I gruppi di minoranza partono da una base di 23 voti, con la possibilità di raggiungere almeno quota 26 grazie al sostegno annunciato da Sud chiama Nord di Cateno De Luca. Oltre questa soglia, le prospettive restano incerte. Gli stessi promotori riconoscono che l’obiettivo minimo è costringere il presidente della Regione a un confronto pubblico in Aula sulla crisi politica determinata dalle indagini della magistratura, verso la quale esprimono «gratitudine per il lavoro svolto».

Sul fronte opposto, il centrodestra appare chiuso nel silenzio e attraversato da nuove frizioni, mentre in commissione Bilancio prende il via l’esame della manovra. Le tensioni interne si riflettono anche sulle nomine in enti, sanità e Iacp, rimaste bloccate in un clima di incertezza crescente.
Per diverse designazioni mancano ancora i decreti attuativi, compresi quelli riguardanti Alberto Firenze all’Asp di Palermo e le nomine negli enti parco, tra cui il Parco delle Madonie, dove è stato indicato il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, figura di riferimento della Dc Nuova e tra gli indagati per cui la Procura di Palermo ha avanzato richiesta di arresto.

La stessa immobilità riguarda gli Iacp dell’Isola: candidature approvate in commissione Affari Istituzionali ma ancora ferme alla Regione. Restano inoltre sospesi gli incarichi destinati ai consorzi universitari Archimede di Siracusa e di Trapani. Per quest’ultimo era stata individuata Maria Giuseppa Castiglione, già sindaca di San Vito Lo Capo e coordinatrice di Noi Moderati, partito rappresentato nell’Isola da Saverio Romano, anch’egli coinvolto nell’indagine su appalti e sanità.

Unica eccezione, la recente nomina di Vincenzo Manzella alla direzione sanitaria dell’Oasi di Troina. Il provvedimento, sostenuto da esponenti della Dc Nuova, risale al 22 ottobre, dunque precedente alla bufera giudiziaria. Tuttavia il via libera dal Policlinico di Palermo è arrivato il 17 novembre, quando la richiesta di arresto a carico di Totò Cuffaro e degli altri indagati era già stata notificata. Un dettaglio che alimenta malumori tra gli alleati di Schifani, già proiettati verso un possibile nuovo confronto interno senza esclusione di colpi.