Pensionati, arriva la conferma: ti spettano 34 anni di arretrati, presenta il 730 ora e li ricevi direttamente in busta paga

Rimborsi in busta paga (cataniaoggi.it-pexels)

Se non hai rispettato la data di scadenza di presentazione del Modello rischi di perdere una grossa opportunità

Si è appena chiuso termine per presentare il modello 730 relativo ai redditi del 2024. La data limite era fissata a martedì 30 settembre 2025, per trasmettere la dichiarazione dei redditi tramite il modello semplificato. Chi non rispetta questa scadenza perde l’opportunità di ottenere eventuali rimborsi IRPEF, che l’Agenzia delle Entrate accredita direttamente in busta paga o nella pensione. Per molti lavoratori e pensionati, il mancato invio può significare centinaia di euro di credito non recuperati.

Il modello 730 è riservato a lavoratori dipendenti e pensionati, ma non tutti sono obbligati a presentarlo. Anche in assenza di obbligo, tuttavia, la dichiarazione può essere vantaggiosa nel caso in cui vi siano somme da recuperare. La dichiarazione può essere inviata autonomamente online attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure con l’aiuto di un CAF o di un commercialista, semplificando le procedure e riducendo errori.

Superata la data per la presentazione, la dichiarazione non può più essere trasmessa con il modello 730, ma è ancora possibile presentare il modello Redditi Persone Fisiche entro il 31 ottobre 2025. Chi ha già trasmesso il 730 e ha diritto a un credito, riceverà il rimborso direttamente in busta paga o nella pensione senza ulteriori procedure, rendendo il 730 una delle modalità più rapide per ottenere rimborsi fiscali.

Il principale vantaggio del modello 730 è la semplicità e la rapidità nella gestione dei rimborsi. Le spese detraibili sostenute nel corso dell’anno, come quelle sanitarie, per l’affitto, l’istruzione, il mutuo o altre voci agevolabili, possono essere recuperate in modo diretto, senza dover attendere lunghi tempi di rimborso. Questo rende il 730 un’opportunità particolarmente utile per chi desidera regolare la propria posizione fiscale senza complicazioni.

Rimborsi diretti in busta paga

Se il contribuente ha un sostituto d’imposta, come il datore di lavoro o l’INPS, il rimborso IRPEF viene accreditato direttamente nella prima busta paga utile dopo la liquidazione dell’Agenzia delle Entrate o nel cedolino della pensione. In questo modo, il contribuente non deve effettuare ulteriori richieste o invii di documentazione, poiché il sostituto d’imposta agisce come intermediario tra lo Stato e il lavoratore.

Il modello 730 non serve solo a ottenere rimborsi. Nel caso in cui il contribuente abbia un debito verso il fisco, l’importo dovuto viene trattenuto automaticamente dalla prima busta paga utile o dalla pensione. Questo meccanismo di conguaglio semplifica la gestione delle imposte, evitando pagamenti separati o complicazioni aggiuntive per il cittadino.

Presentazione della domanda (cataniaoggi.it-pexels)

Possibilità di rateizzazione

Se l’importo dovuto è elevato, il contribuente può richiedere la rateizzazione del debito. Questa possibilità consente di diluire il pagamento in più mensilità, riducendo l’impatto economico immediato e consentendo una gestione più agevole delle finanze personali, senza incorrere in sanzioni o interessi aggiuntivi.

Per non perdere i benefici del 730, è consigliabile verificare con attenzione tutte le spese detraibili e assicurarsi che la dichiarazione sia completa e corretta. L’invio può essere effettuato online tramite SPID, CIE o CNS, mentre i CAF e i commercialisti offrono supporto nella compilazione e trasmissione. Presentare il modello entro il termine del 30 settembre 2025 garantisce l’accesso immediato a eventuali rimborsi e semplifica la gestione dei conguagli, evitando ritardi o problemi con il fisco.