AVVISO ASL – Lingua bianca, se la noti avverti subito il medico: è l’inizio dell’incubo | La diagnosi 9 volte su 10 è terribile
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Non è solo un fastidio estetico: dietro questo sintomo si nasconde spesso qualcosa di molto più serio.
Un cambiamento apparentemente innocuo, una patina biancastra sulla lingua, può diventare il primo segnale d’allarme di un problema più grande. Sempre più italiani si rivolgono al medico per questa strana condizione, che spesso viene sottovalutata, ma che invece merita attenzione e, in certi casi, anche urgenza diagnostica.
Negli studi medici, il numero di persone che lamentano la comparsa della cosiddetta “lingua bianca” è in aumento. Non si tratta di un semplice inestetismo: in base alla causa, può indicare un disturbo temporaneo oppure celare una patologia vera e propria.
Il problema è che nella maggior parte dei casi non si è consapevoli dell’origine del disturbo, e ci si limita ad ignorarlo o a cercare soluzioni fai-da-te, spesso inefficaci.
È proprio qui che inizia il rischio: trascurare questo piccolo segnale significa, talvolta, permettere a malattie infettive, metaboliche o addirittura oncologiche di avanzare senza controllo. Alcuni pazienti scoprono tardi la reale natura del problema, e in quei casi il percorso di cura può risultare lungo, complesso e pesante.
Non solo mughetto: le vere cause che non devi ignorare
Una delle cause più frequenti della lingua bianca è il mughetto, un’infezione da fungo (Candida) che altera l’equilibrio della flora batterica del cavo orale. Colpisce soprattutto neonati, anziani o soggetti con un sistema immunitario debilitato. Si presenta con placche bianche che possono provocare fastidio o dolore. Ma non è l’unico motivo.
Anche disfunzioni metaboliche legate al fegato o allo stomaco possono manifestarsi con una patina bianca sulla lingua. In questi casi si tratta spesso di una spia silenziosa che indica la necessità di approfondimenti medici. Lo stesso vale per condizioni più comuni, come il freddo e l’umidità, che secondo alcuni specialisti contribuiscono a sviluppare la cosiddetta “sindrome da freddo”, con effetti visibili anche nella bocca.
L’insospettabile legame con l’alimentazione (e il dentifricio)
Ma non finisce qui. La lingua bianca può colpire anche soggetti in apparenza sani, giovani e adulti, per motivi legati allo stile di vita quotidiano. L’uso di dentifrici aggressivi o collutori a base di perossido di idrogeno, una scarsa igiene orale, o persino una ridotta idratazione possono contribuire alla formazione della patina.
E poi c’è l’alimentazione: diete squilibrate, ricche di grassi oppure troppo povere, possono alterare la flora batterica e causare il deposito di muco sulla lingua. Un’alimentazione povera, proprio come una eccessivamente abbondante, può avere effetti simili sulla salute della bocca. Il risultato? Una lingua bianca, spia di uno squilibrio interno che va corretto. Infine, sebbene più raro, il fenomeno può essere collegato a malattie come la scarlattina nei bambini o, nei casi più gravi, alla leucoplachia nei fumatori. Quest’ultima condizione, caratterizzata da placche bianche persistenti e striature rosse, richiede l’intervento urgente di uno specialista, perché può essere indice di patologie molto più serie, fino ad arrivare a forme pre-cancerose.