Acqua, i più celebri marchi te la vendono imbottigliata con arsenico | Li compri da una vita
Acqua (Pexels) CataniaOggi
Purtroppo la ricerca ha evidenziato che anche dentro le bottiglie d’acqua minerale c’è qualcosa che non dovrebbe esserci.
L’acqua minerale riveste un ruolo cruciale per il mantenimento di una buona salute, andando ben oltre la semplice idratazione. Essa apporta al nostro organismo minerali ed oligoelementi essenziali che partecipano a numerose funzioni vitali. Scegliere un’acqua minerale di qualità può quindi contribuire significativamente al nostro benessere quotidiano.
La quantità di acqua minerale raccomandata varia in base a diversi fattori individuali, tra cui l’età, il sesso, il livello di attività fisica e le condizioni climatiche. In generale, si consiglia di bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, distribuiti uniformemente durante la giornata. Questa quantità può aumentare in caso di caldo intenso, intensa attività fisica o particolari condizioni fisiologiche come l’allattamento.
Una buona acqua minerale dovrebbe presentare un equilibrato contenuto di minerali ed oligoelementi. Tra i più importanti troviamo il calcio, essenziale per la salute delle ossa; il magnesio, coinvolto nella funzione muscolare e nervosa; il potassio, importante per l’equilibrio elettrolitico; e il bicarbonato, che può favorire la digestione.
Al contrario, un’acqua minerale di buona qualità dovrebbe contenere livelli minimi o nulli di sostanze indesiderate come nitrati, nitriti, arsenico e metalli pesanti, che possono essere dannosi per la salute. È importante leggere attentamente l’etichetta per conoscere la composizione chimico-fisica dell’acqua e assicurarsi che rispetti i limiti di legge.
Cosa sono i PFAS
I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) sono una vasta famiglia di composti chimici sintetici creati dall’uomo e utilizzati in numerose applicazioni industriali e prodotti di consumo. Grazie alla loro capacità di respingere acqua e olio, si trovano in rivestimenti antiaderenti, tessuti impermeabili, schiume antincendio e imballaggi alimentari.
La loro peculiarità è la persistenza nell’ambiente e negli organismi viventi. Questa elevata stabilità chimica impedisce la loro naturale degradazione, portando all’accumulo nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Di conseguenza, i PFAS possono contaminare la catena alimentare e rappresentare un rischio per la salute umana e l’ambiente.
Analizzate marche d’acqua, 5 su 21 non ok
Un’indagine condotta da “Altroconsumo” ha analizzato 21 marche di acqua minerale tra le più vendute in Italia. I risultati hanno evidenziato che in 5 di queste è stata riscontrata una concentrazione di TFA (acido trifluoroacetico) superiore ai limiti considerati sicuri per l’acqua potabile.
Il TFA è una sostanza chimica appartenente alla famiglia dei PFAS. Questa scoperta solleva preoccupazioni in quanto i PFAS sono noti per la loro persistenza nell’ambiente e per i potenziali effetti dannosi sulla salute umana, come problemi al fegato e alla fertilità.