Tajani richiama gli azzurri: «Il confronto si faccia nelle sedi opportune». Sostegno a Schifani
“Forza Italia Sicilia riunita a Palermo per fare squadra e guardare avanti.”
A Palazzo dei Normanni si è tenuta una riunione del gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars. Collegato in videoconferenza il segretario nazionale Antonio Tajani, affiancato in aula dal presidente della Regione Renato Schifani e dal coordinatore regionale Marcello Caruso. Un incontro che arriva in un passaggio delicato per il centrodestra siciliano, con Forza Italia che deve tenere insieme la spinta del governo regionale e la fase congressuale ormai alle porte. Tajani ha messo subito i paletti: «Esistono sedi e tempi dedicati al dibattito interno, come l’imminente Congresso regionale, dove ciascuno potrà presentare le proprie proposte e idee con lealtà e trasparenza». Il segretario ha invitato a non trasformare le pagine dei giornali in un’arena di scontri interni: «Il continuo scambio di comunicazioni a mezzo stampa, senza un vero dibattito e un reale confronto, non è utile al partito e tradisce la fiducia dei nostri iscritti, che meritano chiarezza e coesione».
Poi un passaggio di ringraziamento al governo regionale: «Pieno apprezzamento per l’operato del presidente Schifani e per i risultati straordinari ottenuti da Forza Italia in Sicilia, primo partito per numero di eletti e con migliaia di iscritti. Un successo reso possibile dal lavoro congiunto del governo regionale, dei deputati sul territorio e dal coordinamento della segreteria guidata da Marcello Caruso». Tajani ha difeso il ruolo di Forza Italia anche sul piano nazionale: «La forza e il radicamento del partito nei territori è garanzia di efficacia del nostro lavoro nel governo nazionale come forza liberale e moderata, impegnata a garantire stabilità e riforme concrete legate ai bisogni dei cittadini, delle famiglie e delle imprese». E ha ricordato gli obiettivi di governo: «Stiamo lavorando per il taglio dell’Irpef a favore delle famiglie e dei redditi medio-bassi, per liberare risorse da destinare alla competitività del sistema paese e delle imprese, per rafforzare i servizi territoriali a partire da quelli sanitari».
La riunione si colloca in un quadro politico siciliano attraversato da nuove intese e da snodi strategici. Negli ultimi giorni Schifani ha rinsaldato i rapporti con Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l’Autonomia, suggellando un patto che ridefinisce gli equilibri all’interno della coalizione di governo. Un’intesa che si proietta direttamente verso il congresso di Forza Italia, aprendo a scenari di collaborazione più stretta tra azzurri e autonomisti.
Nello stesso contesto si inserisce la conferma di Annalisa Tardino alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale. Una scelta che segna, di fatto, un passo indietro della Regione. Che aveva impugnato davanti al Tar di Palermo la nomina di Annalisa Tardino, decisa con decreto ministeriale. Palazzo d’Orléans ha scelto di non insistere sulla sospensione cautelare dell’atto. In Sicilia si consolida il peso politico del partito di Salvini in un settore strategico come quello portuale e logistico, lasciando a Palermo la prospettiva di nuove sfide legate allo sviluppo e all’internazionalizzazione. La presenza della commissaria straordinaria agli ultimi appuntamenti istituzionali – dal tavolo con Matteo Salvini fino alla ribalta nazionale del Meeting di Rimini insieme al presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola – ha rafforzato la sua immagine come figura di riferimento, mostrando come il radicamento del partito passi anche da snodi economici centrali in cui la Regione, almeno per ora, resta in secondo piano. Un passaggio che, inevitabilmente, segna anche il disgelo del rapporto tra Salvini e Schifani, incrinato nei mesi scorsi e che oggi sembra ritrovare una base di collaborazione politica.
Il messaggio di Tajani, insomma, è stato chiaro: basta polemiche sparse, il confronto deve restare dentro le regole del partito. In Sicilia, con nuove intese e figure istituzionali rafforzate, Forza Italia punta a confermare la propria centralità e a presentarsi al congresso con la forza dei numeri e dell’unità.