Confermato Sanità, dal 13 ottobre dovremo rifarlo tutti: arriva la nuova dose del contestato vaccino | 16 milioni i contagi, stavolta ti obbligano
Vaccino antinfluenzale (cataniaoggi.it-pexels)
Vaccinazione antinfluenzale 2025-26, al via la campagna nazionale: un autunno a rischio malattie respiratorie
Con l’inizio dell’autunno, aumentano i primi malanni stagionali e la preoccupazione per la diffusione di virus respiratori. Gli esperti mettono in guardia sulla stagione 2025-26, che si preannuncia particolarmente intensa. Secondo le stime degli infettivologi, circa 16 milioni di italiani potrebbero essere colpiti da virus influenzali e altri agenti respiratori, tra cui Rhinovirus, SarsCoV2 e virus respiratorio sinciziale. La combinazione di questi virus potrebbe creare una vera e propria “condizione esplosiva” per i servizi sanitari.
Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Milano, sottolinea l’importanza della vaccinazione: “La vaccinazione resta la misura più efficace per proteggere sé stessi e i propri cari, soprattutto le fasce più fragili. Il vaccino non elimina completamente i sintomi, ma riduce significativamente il rischio di complicanze gravi”. L’invito è dunque rivolto in particolare agli anziani, ai malati cronici e agli operatori sanitari.
La campagna antinfluenzale 2025-26 prenderà ufficialmente il via dal 1° ottobre 2025, anche se le regioni hanno autonomia nell’organizzazione. In Lombardia, ad esempio, la vaccinazione per le categorie a rischio parte il 1° ottobre, con estensione a tutta la popolazione dal 13 ottobre. Lazio, Toscana e Liguria hanno già comunicato le date di inizio, con alcune differenze legate alla programmazione interna e alla disponibilità dei vaccini.
Nel Lazio la campagna inizia a ottobre per le categorie a rischio, mentre dal 20 novembre la vaccinazione sarà gratuita e aperta a tutti i cittadini che la richiedono. In Toscana la somministrazione per l’influenza partirà il 1° ottobre, mentre la campagna per il Covid subirà un lieve rinvio a causa di ritardi di Ministero e AIFA. La Liguria ha fissato la partenza al 20 ottobre, offrendo così una finestra di tempo diversa rispetto ad altre regioni.
Modalità di prenotazione
Gli appuntamenti per la vaccinazione si possono prenotare tramite il medico di base o il pediatra, attraverso portali regionali dedicati, recandosi nelle farmacie abilitate o nei centri vaccinali territoriali attivati dalle ASL. Le modalità variano leggermente da regione a regione, ma l’obiettivo è garantire un accesso rapido e organizzato a tutta la popolazione.
I segnali provenienti dall’emisfero australe hanno indicato un aumento significativo dei casi influenzali, suggerendo che anche in Italia la stagione potrebbe essere intensa. Gli esperti consigliano di adottare misure di prevenzione, come lavaggi frequenti delle mani, uso di mascherine nei luoghi affollati e rispetto delle regole igieniche, per ridurre la diffusione dei virus.
Impatto sui servizi sanitari
Il rischio principale riguarda la pressione sui servizi ospedalieri. Con un possibile coinvolgimento fino al 15-25% della popolazione, il sistema sanitario potrebbe trovarsi sotto forte stress. Vaccinarsi, secondo Pregliasco, è uno strumento chiave per alleggerire il carico sulle strutture ospedaliere, riducendo ricoveri e complicanze severe tra le categorie più vulnerabili.
In vista dell’inverno, gli esperti ribadiscono l’importanza di non sottovalutare la stagione influenzale. La combinazione di virus respiratori e SarsCoV2 rende fondamentale la vaccinazione preventiva, soprattutto per anziani, persone con patologie croniche e operatori sanitari. Informarsi sul calendario regionale e prenotare per tempo il vaccino rappresenta la strategia migliore per affrontare un autunno e un inverno potenzialmente impegnativi.