ULTIM’ORA SANITÀ – In bagno non più di 5 minuti: “metti la tua salute a rischio ogni giorno” | Ti ricoverano in chirurgia

Tempo trascorso in bagno - (cataniaoggi.it-pexels)

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L’allarme degli specialisti, si tratta di un’abitudine pericolosa. Una posizione innaturale che danneggia la circolazione

Sedersi sul water è un gesto quotidiano, spesso accompagnato da uno smartphone o una rivista. Ma ciò che può sembrare una pausa innocua potrebbe, secondo i medici, nascondere conseguenze negative per la salute. Nell’epoca della tecnologia e della distrazione digitale, il tempo trascorso in bagno tende a dilatarsi, trasformando quello che dovrebbe essere un momento fisiologico in una seduta prolungata e rischiosa.

A lanciare l’allerta è il professor Lai Xue, chirurgo colorettale presso il Texas Southwestern Medical Center, che ha evidenziato come molti pazienti con disturbi intestinali condividano un elemento comune: passano troppo tempo seduti sul gabinetto. Secondo quanto riportato dalla CNN, il professore sottolinea che questa abitudine può contribuire a diverse problematiche fisiche, spesso sottovalutate fino alla loro manifestazione.

Le soste prolungate sul water non solo aumentano la pressione nella zona rettale, ma indeboliscono anche i muscoli del pavimento pelvico. Questa zona, fondamentale per il controllo della continenza e la stabilità degli organi pelvici, può subire danni se sottoposta a stress continui e prolungati. Le emorroidi, in particolare, tendono a infiammarsi o gonfiarsi a causa della pressione esercitata durante una lunga permanenza seduta.

Il professor Xue evidenzia inoltre come la postura assunta sul gabinetto, con i glutei compressi e il retto spinto verso il basso, contribuisca a ostacolare il normale flusso sanguigno. Il sangue, sebbene raggiunga la zona anale, fatica a defluire regolarmente, aumentando la pressione sulle vene. Questo meccanismo favorisce la comparsa di disturbi come la congestione venosa e peggiora condizioni già presenti come le varici perianali.

Il ruolo del cellulare nel peggiorare la situazione

L’introduzione degli smartphone nella routine da bagno ha radicalmente cambiato le tempistiche. Consultare i social, leggere notizie o intrattenersi con giochi mentre si è seduti sul water prolunga notevolmente la durata della permanenza. Secondo gli esperti, questo espone ancora di più a complicazioni a carico del sistema circolatorio e muscolare. Il bagno da luogo funzionale diventa così una zona di sosta dannosa.

La dottoressa Farah Monzur, direttore del Centro per le malattie infiammatorie dell’intestino alla Stony Brook Medicine di Long Island, stabilisce una soglia chiara: cinque-dieci minuti sono il tempo ideale per completare l’evacuazione. Trascorso quel limite, è consigliabile alzarsi e fare movimento. Insistere oltre, spiega, non solo è spesso inutile, ma può anche peggiorare la naturale regolarità intestinale.

Tempo trascorso in bagno - (cataniaoggi.it-pexels)
Tempo trascorso in bagno – (cataniaoggi.it-pexels)

Come favorire un’evacuazione più rapida

Oltre a ridurre la permanenza sul water, i medici consigliano strategie preventive. Tra queste, una corretta idratazione quotidiana e una dieta ricca di fibre vegetali. Questi accorgimenti rendono più semplice e naturale il processo di evacuazione, evitando la necessità di “forzare” l’atto o restare a lungo seduti. Se l’evacuazione non avviene, meglio alzarsi, camminare e attendere che il corpo riprenda il suo ritmo naturale.

Infine, è importante ricordare che sintomi persistenti, difficoltà nell’evacuazione o dolore devono sempre essere sottoposti all’attenzione di uno specialista. Evitare l’autodiagnosi e agire con tempestività consente di individuare eventuali patologie e trattarle adeguatamente. Limitare il tempo sul gabinetto, quindi, è un gesto semplice che può fare una grande differenza nel benessere quotidiano e nella salute a lungo termine.