La discarica Oikos “torna in ballo”, revocata la sentenza che ritirava le autorizzazioni, rischio incostitiuzionalità per la legge regionale

La legge regionale che vieta la realizzazione di discariche entro i tre chilometri dai centri abitati potrebbe essere incostituzionale e dovrà essere meglio analizzata. Torna in ballo la vicenda della discarica “Valanghe D’inverno”.

Il Cga annulla la propria precedente sentenza
Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana (Cga) in sezione giurisdizionale, presieduto da Ermanno De Francisco, ha revocato la sentenza 391/2023 che aveva respinto l’appello della società Oikos Spa contro l’annullamento del rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la gestione della discarica in contrada Valanghe d’Inverno, nel Comune di Motta Sant’Anastasia (Catania). Oikos aveva presentato un ricorso per revocazione, evidenziando errori nella precedente pronuncia.

Le autorizzazione ambientali tornano possibili
Il caso riguarda il rinnovo dell’autorizzazione per la discarica, che era stato annullato perché, secondo la sentenza revocata, il progetto originario non includeva una particella catastale fondamentale per l’impianto. Secondo Oikos l’esclusione si basava su un errore: la particella era indicata nei documenti del progetto, ma la sentenza aveva interpretato male le prove. Il Cga ha riconosciuto l’errore e ha accolto il ricorso.

I dubbi di costituzionalità della legge
Altro punto centrale è la norma regionale che vieta la costruzione di discariche a meno di tre chilometri dai centri abitati. La sentenza revocata aveva dichiarato illegittimo il rinnovo dell’autorizzazione proprio per il mancato rispetto di questa regola. Oikos ha sollevato dubbi sulla costituzionalità della norma, che il Cga ha ritenuto non adeguatamente esaminati nella precedente decisione.

Un nuovo processo
La revocazione della sentenza apre ora la strada a una nuova fase del processo, in cui il Cga dovrà riesaminare nel dettaglio le questioni sollevate. Nel frattempo, resta in vigore la sospensione dell’efficacia della sentenza di primo grado, che aveva annullato il rinnovo dell’autorizzazione. La vicenda vede coinvolti i Comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, oltre ad associazioni ambientaliste come Legambiente Sicilia. La discarica è da anni al centro di una battaglia legale e sociale, con i residenti e gli ambientalisti che ne contestano l’impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica.