ULTIM’ORA AGCOM – Internet obbligatorio da luglio: 4.000€ a chi non ha un contratto di linea fissa

Pagamenti elettronici - (cataniaoggi.it-pexels)

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POS sarà sempre più obbligatorio per tutti, in arrivo regole, sanzioni ma anche agevolazioni per mettersi in regola nel 2025

L’obbligo per artigiani, commercianti e professionisti di dotarsi di POS e accettare pagamenti con carte e bancomat è realtà consolidata, anche se solo negli ultimi anni ha trovato una piena applicazione pratica. Introdotto già nel 2012, questo obbligo è rimasto a lungo privo di sanzioni concrete, diventando effettivo solo a partire dal 30 giugno 2022 con l’attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il risultato è che oggi ogni partita IVA che opera con il pubblico deve consentire ai propri clienti di pagare con strumenti tracciabili, senza eccezioni.

Le radici giuridiche dell’obbligo risalgono all’articolo 15 del decreto legge n. 179/2012, convertito nella legge n. 221 del 17 dicembre dello stesso anno. La norma stabiliva già allora che tutte le operazioni di vendita di beni o prestazioni di servizi, anche di natura professionale, dovessero consentire il pagamento elettronico. Per anni però questa disposizione è rimasta inapplicata, complice l’assenza di sanzioni. Solo grazie al PNRR è stata completata la struttura normativa, introducendo un regime sanzionatorio che ha reso l’obbligo effettivamente cogente.

Tutti i soggetti titolari di partita IVA che operano verso i consumatori finali – quindi in regime B2C – sono tenuti ad accettare pagamenti elettronici. Non ci sono eccezioni né per categorie merceologiche né per la natura del servizio. L’unica deroga ammessa riguarda i casi di oggettiva impossibilità tecnica, come guasti o assenza di connettività internet, ma si tratta di situazioni di emergenza e non di scuse per sottrarsi all’obbligo.

Un altro elemento fondamentale riguarda l’importo delle transazioni. La legge non prevede soglie minime: anche per un acquisto di pochi centesimi, il cliente ha diritto di pagare con carta. Il professionista o commerciante non può quindi rifiutare il pagamento elettronico adducendo la scarsa entità della cifra. Il diritto del consumatore a scegliere il metodo di pagamento prevale su qualsiasi valutazione soggettiva dell’esercente.

Il sistema sanzionatorio: cosa si rischia

Dal 30 giugno 2022, chi rifiuta un pagamento elettronico rischia una doppia sanzione: 30 euro fissi, più una quota variabile pari al 4% del valore della transazione. Si tratta di una misura particolarmente severa, pensata per scoraggiare in modo efficace il rifiuto dei pagamenti tracciabili. Inoltre, non è possibile ricorrere al pagamento in misura ridotta (oblazione), solitamente ammesso per le violazioni amministrative: chi infrange la norma sarà tenuto a versare l’intera somma dovuta.

Per attenuare il peso economico delle commissioni applicate dai circuiti di pagamento, è stato previsto un credito d’imposta a favore degli esercenti. L’agevolazione è stata introdotta con il decreto legge n. 124/2019 e consente di recuperare il 30% delle commissioni pagate per le transazioni effettuate con carte di credito, debito e prepagate. Lo scopo è incentivare l’uso del POS senza penalizzare economicamente i piccoli operatori.

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Chi può accedere al bonus POS e come funziona

Il credito d’imposta è riservato a chi esercita attività di impresa, arte o professione, con ricavi o compensi inferiori a 400.000 euro nell’anno precedente. L’ammontare del bonus viene determinato automaticamente dall’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati inviati mensilmente dagli operatori dei circuiti di pagamento. Una volta quantificato, il credito può essere utilizzato in compensazione a partire dal mese successivo alla spesa, mediante il codice tributo 6916.

L’obbligo di POS non è più una possibilità, ma un preciso dovere che mira a rafforzare la tracciabilità e a combattere l’evasione fiscale. Con l’entrata in vigore delle sanzioni e la possibilità di recuperare parte dei costi sostenuti, il legislatore ha trovato un equilibrio tra doveri e incentivi. Ora spetta agli operatori adeguarsi completamente, consapevoli che il sistema non ammette più scappatoie.