Lavatrice, da oggi dovrai farne a meno: è diventato illegale usarla così | Non puoi farlo per nessuna ragione

Come smaltire la vecchia lavatrice (cataniaoggi.it-pexels)

Come smaltire la vecchia lavatrice (cataniaoggi.it-pexels)

Smaltimento lavatrice, tutto ciò che devi sapere sulla rottamazione: ecco dove devono finire i vecchi elettrodomestici

Con l’aumento degli incentivi statali per l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo, molti cittadini si trovano a dover sostituire i vecchi dispositivi, tra cui le lavatrici. Questi apparecchi, classificati come RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), contengono materiali plastici, metallici e sostanze potenzialmente inquinanti. Smaltirli in modo improprio non solo danneggia l’ambiente ma impedisce anche il recupero di risorse preziose.

A Napoli, come nel resto d’Italia, è vietato smaltire autonomamente elettrodomestici ingombranti come le lavatrici. La normativa vigente impone il trasporto verso isole ecologiche o discariche autorizzate. Tuttavia, non tutti i cittadini hanno la possibilità di eseguire tale trasporto autonomamente, sia per la mancanza di mezzi adeguati sia per le difficoltà fisiche legate alla movimentazione dell’oggetto.

Fortunatamente, il problema dello smaltimento può essere risolto in maniera semplice rivolgendosi a ditte specializzate. Queste imprese, iscritte regolarmente all’Albo dei Gestori Ambientali, si occupano del ritiro, del trasporto e della consegna della lavatrice in una struttura autorizzata. Solo queste realtà sono abilitate a gestire il ciclo completo della rottamazione e a rilasciare il formulario identificativo dei rifiuti (FIR), necessario per attestare il corretto smaltimento secondo la legge.

Una volta ritirata, la lavatrice viene trasportata presso un impianto dove inizia il processo di smontaggio. I componenti ancora riutilizzabili vengono separati e destinati a linee produttive differenti. I materiali rimanenti vengono invece frantumati e lavorati per il recupero delle materie prime. Tutte le fasi sono tracciabili e monitorate per garantire trasparenza e sicurezza ambientale.

Cosa si rischia con lo smaltimento illegale

Abbandonare una lavatrice in luoghi non autorizzati, come marciapiedi o campagne, è un comportamento severamente punito dalla legge. Le sanzioni amministrative possono essere molto elevate, fino ad arrivare alla denuncia penale. Anche rivolgersi a operatori non autorizzati, come aziende di ferrovecchio prive dei requisiti, è vietato dalla normativa ambientale, in particolare dal cosiddetto “Decreto Ronchi”, che disciplina in modo stringente la gestione dei rifiuti.

Sebbene la legge preveda che i rivenditori debbano ritirare il vecchio elettrodomestico al momento della consegna di quello nuovo, nella pratica molte grandi catene commerciali non offrono questo servizio o lo limitano fortemente. Questo rende ancora più essenziale il ruolo delle imprese private autorizzate, che garantiscono un servizio efficiente e conforme alla normativa.

Smaltire la vecchia lavatrice (cataniaoggi.it-pexels)
Smaltire la vecchia lavatrice (cataniaoggi.it-pexels)

I costi dello smaltimento a Napoli

Il costo per lo smaltimento di una lavatrice dipende da diversi fattori. Vengono considerati la quantità di spazio occupato sul mezzo di trasporto, la facilità di accesso all’abitazione, la distanza dalla discarica e il tipo di apparecchio da smaltire. Tuttavia, si tratta generalmente di costi contenuti, soprattutto se si considera il vantaggio ambientale e legale derivante dal corretto conferimento.

A Napoli, una delle realtà più affidabili è l’azienda Raccoltarifiuti.com. Attiva da anni nel settore, offre un servizio completo di ritiro, trasporto e smaltimento certificato. I cittadini possono contattare l’impresa attraverso il sito ufficiale www.raccoltarifiuti.com, dove è presente un modulo gratuito per richiedere informazioni o prenotare il servizio. Affidarsi a operatori qualificati è la scelta più saggia per rispettare l’ambiente e le norme vigenti.