Crema antirughe Lidl, le analisi chimiche confermano: costa 13 volte meno delle altre ma la composizione è identica | Cambia solo etichetta

Crema antirughe (cataniaoggi.it-pexels)

Creme antirughe costosissime sotto la lente, sono veramente più efficaci sui segni del tempo? Cosa rivela lo studio OCU

Le creme antirughe sono tra i prodotti cosmetici più ricercati, soprattutto da chi desidera contrastare i segni del tempo senza ricorrere a trattamenti invasivi. L’Organizzazione dei Consumatori e degli Utenti (OCU) ha recentemente condotto uno studio approfondito sull’efficacia di tredici creme disponibili in supermercati, farmacie e profumerie, con un prezzo massimo di 60 euro a confezione. L’indagine ha permesso di verificare in laboratorio quanto questi prodotti siano realmente in grado di attenuare le rughe e migliorare l’aspetto della pelle.

Per misurare i risultati, i ricercatori si sono avvalsi del dispositivo PrimosCR, capace di generare immagini tridimensionali ad alta precisione grazie a un sistema di proiezione di luce sulla pelle. In questo modo è stato possibile quantificare con rigore la profondità delle rughe. L’idratazione cutanea, invece, è stata analizzata attraverso un corneometro, applicato in cinque punti specifici delle guance delle partecipanti.

Lo studio è durato un mese e ha coinvolto 30 donne tra i 40 e i 65 anni, tutte con rughe perioculari da lievi a moderate. Le volontarie hanno applicato i prodotti sotto la supervisione di un dermatologo, seguendo le istruzioni dei vari marchi. Le impressioni soggettive hanno confermato alcune costanti: tutte le creme risultavano piacevolmente profumate, facilmente assorbibili e capaci di lasciare la pelle morbida ed elastica senza residui appiccicosi.

Secondo le misurazioni, la riduzione della profondità delle rughe si collocava mediamente tra il 10% e il 20%. Un miglioramento visibile, ma comunque modesto rispetto alle aspettative spesso alimentate dalla pubblicità. L’efficacia variava a seconda dei marchi, con valutazioni che spaziavano da “leggera” a “buona”. In sintesi, più che prodotti dall’effetto lifting, le creme si sono dimostrate ottimi idratanti.

I due prodotti di punta

Tra i tredici marchi analizzati, solo due hanno raggiunto il livello massimo di miglioramento, vicino al 20%. Da un lato Filorga Time Filler, la più costosa dello studio, con un prezzo medio di 51 euro per 50 millilitri. Dall’altro lato, la sorpresa: Cien Q10 Intense SPF 15 Day, venduta nei supermercati Lidl a soli 3,99 euro. Due prodotti agli antipodi per costo, ma simili in termini di efficacia, con la crema economica che ha dimostrato di non avere nulla da invidiare a quella di fascia alta.

Oltre ai risultati sull’idratazione e sulla riduzione delle rughe, l’OCU ha valutato anche le etichette dei prodotti. È emersa la presenza di fragranze potenzialmente allergeniche in diversi marchi. In particolare, Xhekpon ne conteneva otto, Weleda cinque, mentre Cien e Cosmia tre. Anche Nivea e Deliplus ne presentavano almeno una. Questo dato è rilevante per le persone con pelle sensibile, che potrebbero andare incontro a reazioni indesiderate.

Crema antirughe Lidl (cataniaoggi.it-pexels)

L’invecchiamento oltre la cosmesi

Il rapporto ha evidenziato che, sebbene i risultati siano migliori rispetto a indagini precedenti, le creme antirughe funzionano soprattutto come idratanti e non rappresentano una soluzione definitiva contro i segni del tempo. L’invecchiamento cutaneo, ricordano gli esperti, non dipende solo dall’età, ma anche da fattori esterni come l’esposizione al sole, lo stile di vita, la dieta e il riposo.

L’OCU invita a considerare le creme antirughe come parte di una routine più ampia di cura della pelle. Limitare l’esposizione solare, usare regolarmente la protezione, evitare il fumo, seguire un’alimentazione equilibrata e praticare attività fisica sono accorgimenti fondamentali per preservare un aspetto sano. L’idratazione quotidiana, costante e adeguata rimane la base di una pelle luminosa e compatta, un obiettivo che nessuna crema miracolosa può sostituire da sola.