Festival Lirico dei Teatri di Pietra: trionfo a Taormina con cinque sold out e 20mila spettatori

Il Festival Lirico dei Teatri di Pietra, diretto da Francesco Costa e promosso dal Coro Lirico Siciliano, si conferma uno degli appuntamenti estivi di maggior prestigio a livello internazionale. Con oltre 40 date in cartellone e un livello artistico costantemente elevato, la rassegna ha già registrato numeri record. Solo al Teatro Antico di Taormina sono state cinque le serate andate in scena, tutte esaurite in ogni ordine di posti, per un totale di circa 20mila spettatori.

Un successo che non sorprende, visto il livello delle produzioni e l’entusiasmo con cui il pubblico ha accolto gli eventi. La serie taorminese si è aperta il 29 luglio con Aida di Verdi, rappresentata anche nei teatri greci di Siracusa e Tindari. Uno spettacolo di grande impatto che ha inaugurato una stagione di consensi unanimi.

Il 31 luglio è stata la volta del Tributo a Hans Zimmer, un viaggio musicale dalle colonne sonore de Il gladiatore a Inception, da Interstellar a Il Re Leone, fino a Dune, I pirati dei Caraibi e Batman – Il cavaliere oscuro. Pubblico entusiasta e atmosfera da concerto-evento per una serata che ha portato al Teatro Antico le sonorità più amate del cinema contemporaneo.

Il 2 agosto è andato in scena l’omaggio a Ennio Morricone, nel quinto anniversario della sua scomparsa. Protagonisti sul palco il Coro e l’Orchestra del festival, insieme al soprano Maria Francesca Mazzara e al tenore pop lirico Lorenzo Licitra. Gli arrangiamenti originali di Corrado Neri hanno ridato nuova vita a partiture immortali come Nuovo Cinema Paradiso, Giù la testa, Mission e C’era una volta in America, restituendo al pubblico un percorso musicale tra emozione e memoria collettiva.

Altro momento clou il 18 agosto con i Carmina Burana di Carl Orff, eseguiti per la prima volta in Sicilia in versione scenica, così come concepita dall’autore. Sul palco, il Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa, l’ensemble orchestrale residente, il maestro Giovanni Ferrauto sul podio e le voci soliste di Francesca Benitez, Federico Longhi e Riccardo Angelo Strano, affiancati dal coro di voci bianche “Note Colorate”. La regia visionaria di Salvo Dolce, insieme alle coreografie di Simona Fichera e alle performance della Compagnia Joculares, ha reso lo spettacolo un unicum che ha unito musica, danza e suggestioni visive.

A chiudere il ciclo taorminese, il 20 agosto, la serata che ha visto affiancare Cavalleria rusticana di Mascagni al Bolero di Ravel, nell’anniversario dei 150 anni del compositore francese. Un cast di prestigio ha dato voce al dramma verista: Maria Pia Piscitelli (Santuzza), Giuseppe Distefano (Turiddu), Carlos Almaguer (Alfio), Maria Motta (Mamma Lucia) e Leonora Ilieva (Lola). L’Orchestra del Teatro Cilea di Reggio Calabria, diretta da Alfredo Salvatore Stillo, e la regia di Marco Savatteri hanno reso indimenticabile una produzione che ha coniugato musica, danza e teatralità.

Il Festival Lirico dei Teatri di Pietra non si limita a offrire spettacoli di altissimo livello, ma genera anche un impatto culturale e turistico di rilievo. Le presenze hanno prodotto un significativo indotto economico per l’intero territorio, con benefici per strutture ricettive, ristorazione e servizi. Grande attenzione anche al tema dell’accessibilità: grazie alla collaborazione con l’associazione “Sicilia Turismo per Tutti”, alcune opere sono state tradotte simultaneamente in Lingua dei Segni Italiana (LIS), aprendo il festival a un pubblico più ampio e inclusivo.

Questa edizione, che proseguirà fino al 20 settembre, si distingue inoltre per la ricerca di una precisa identità scenica: un intreccio innovativo di musica, danza, architettura e coreografia che rende ogni evento un’esperienza immersiva.

Cinque proposte e cinque sold out al Teatro Antico di Taormina rappresentano la cartina di tornasole del gradimento del pubblico, la conferma che la qualità e la passione possono trasformare un festival in un fenomeno culturale di risonanza internazionale.