Turismo, prorogati i termini per accedere ai fondi europei: in Sicilia disponibili 193 milioni

Elvira Amata

La Regione Siciliana concede più tempo alle imprese turistiche per partecipare all’avviso pubblico da 193 milioni di euro per riqualificare e potenziare l’offerta ricettiva.

PALERMO – Le imprese turistiche avranno ancora altri trenta giorni per partecipare all’avviso pubblico lanciato dalla Regione Siciliana, che mette a disposizione 193 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 per rafforzare l’accoglienza turistica e incentivare la riqualificazione delle strutture ricettive nell’isola.

Il Dipartimento regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo ha prorogato al 7 novembre il termine per la presentazione delle domande relative agli interventi di ristrutturazione, ampliamento e realizzazione di nuove strutture. Le istanze dovranno essere inoltrate esclusivamente online tramite la piattaforma informatica incentiviallafr.it, gestita da Irfis-FinSicilia, la società finanziaria partecipata dalla Regione.

«Ho dato parere favorevole alla proroga dei termini per venire incontro alle esigenze manifestate dalle associazioni di categoria – afferma l’assessora al Turismo, Elvira Amata – offrendo più tempo per la predisposizione delle istanze, dopo la lunga stagione estiva particolarmente intensa per il comparto».

L’assessora sottolinea come il bando, molto atteso dagli operatori, miri a una riqualificazione complessiva dell’offerta turistica e ricettiva. Le agevolazioni potranno finanziare anche interventi di miglioramento dei servizi offerti agli ospiti e incentivi per l’utilizzo di immobili inutilizzati che possano essere trasformati in spazi ricettivi o culturali.

Il 19 settembre, Confindustria Sicilia aveva chiesto ufficialmente la proroga dei termini per consentire alle imprese di presentare le proprie istanze con maggiore accuratezza. La Regione ha accolto la richiesta, puntando a favorire la partecipazione più ampia possibile.

«È fondamentale – aggiunge Amata – che tutti gli operatori turistici siciliani possano cogliere questa opportunità, perché rappresenta una risorsa chiave per lo sviluppo economico e sociale della Regione».