Regione Siciliana, approvato il piano di riorganizzazione degli uffici
La giunta Schifani approva d’urgenza il piano di riorganizzazione: ridisegnata la rete di oltre 900 uffici, via centinaia di unità operative e avviato il riassetto della dirigenza regionale.
PALERMO – La Regione Siciliana si prepara a una profonda riorganizzazione della macchina amministrativa. Al termine del percorso che la giunta varerà formalmente già nelle prossime ore, dalla mappa degli uffici regionali scompariranno 280 unità operative, in gran parte uffici, ma anche strutture dirigenziali, nell’ambito di un piano che punta a semplificare e rendere più efficiente l’apparato regionale.
Contestualmente verranno poste le basi per una revisione complessiva della dirigenza. In una prima fase saranno eliminate le strutture prive di dirigenti e, nel corso del 2026, sono previsti due concorsi con cui la Regione punta ad assumere almeno 180 nuovi dirigenti, così da coprire i vuoti creati da pensionamenti e riorganizzazione.
Il cronoprogramma è già tracciato. Il presidente Renato Schifani ha fissato per giovedì 30 l’avvio delle votazioni sulla Finanziaria, una riunione che segnerà anche il passaggio decisivo sulla «rimodulazione degli assetti organizzativi dei dipartimenti regionali». Il piano, che sarà annunciato a Palazzo d’Orléans, ha l’obiettivo di mettere ordine a una rete di uffici cresciuta negli anni.
Il punto di partenza è l’attuale dotazione di 949 unità operative, tra servizi e dipartimenti. Il taglio interesserà soprattutto le strutture decentrate e gli uffici che, negli anni, hanno perso personale. Al termine del riassetto resteranno 669 postazioni dirigenziali, con una riduzione significativa rispetto al quadro attuale.
Dopo la prima approvazione in giunta, il piano dovrà incassare il parere del Consiglio di giustizia amministrativa e successivamente la registrazione della Corte dei Conti. Solo al termine di questi passaggi la riforma diventerà operativa. A quel punto, Schifani potrà procedere con la riassegnazione delle poltrone dirigenziali residue.
L’operazione sarà accompagnata da un atto di interpello, una sorta di bando interno che rimescolerà incarichi e competenze. In linea generale, ogni assessorato avrà una cura dimagrante, con riduzioni più marcate in alcuni rami dell’amministrazione, dall’Agricoltura al Lavoro, fino al Dipartimento Tecnico.
Nel frattempo, molti dirigenti restano in servizio nonostante il raggiungimento dell’età pensionabile. I pensionamenti degli ultimi anni sono circa 550, ma altrettanti incarichi sono stati prorogati fino al 31 dicembre. Anche questa scelta rientra nel percorso che la giunta formalizzerà nelle prossime ore.
Parallelamente, il governo regionale ha annunciato l’avvio delle assunzioni dei primi 46 vincitori del concorso Ripam Coesione, una selezione bandita con fondi nazionali per rafforzare l’impiego delle risorse comunitarie. In totale, le nuove assunzioni previste sono circa 70.
