Raffaele Lombardo

Raffaele Lombardo lancia un duro affondo alla maggioranza che sostiene il governo regionale, definendola priva di coesione, senza una visione comune e incapace di portare avanti riforme strutturali. Secondo l’ex presidente della Regione, i partiti che compongono la coalizione mostrano divergenze profonde e non hanno un reale motivo per stare insieme, se non la convenienza del potere. Denuncia anche una sproporzione tra i consensi ottenuti e le responsabilità assegnate in giunta, chiedendo con forza un rimpasto e un riequilibrio sia nella distribuzione degli assessorati che nei ruoli del sottogoverno.

Lombardo critica la legge Delrio sulle Province, definendo “anomale” le recenti elezioni di secondo livello, e parla apertamente di tradimenti all’interno del centrodestra, con alleati che avrebbero sostenuto candidati di altri schieramenti. Pur dichiarandosi non contrario a una ricandidatura di Schifani, chiede una svolta nell’azione di governo, soprattutto sulla sanità, indicata come priorità assoluta, e invita a scegliere figure competenti e indipendenti, al di là delle logiche di appartenenza.

Rivendica infine la visione autonomista del suo movimento “Grande Sicilia”, nato dalla fusione di tre anime – autonomista, civica e dei diritti – e si dice favorevole al ritorno delle preferenze come strumento per riavvicinare i cittadini alla politica. L’intervista integrale, realizzata da Manlio Viola, è disponibile su BlogSicilia. Da leggere per comprendere le tensioni e le prospettive all’interno del centrodestra siciliano.