Alessandra Dolci e Sebastiano Ardita sono i due magistrati indicati dalla V Commissione del Csm per la guida della Procura della Repubblica di Venezia, rimasta vacante dopo l’uscita di scena di Bruno Cherchi.

Sono Alessandra Dolci e Sebastiano Ardita i candidati a ricoprire l’incarico di procuratore della Repubblica di Venezia, ruolo rimasto vacante dopo la conclusione del mandato di Bruno Cherchi. I due magistrati, entrambi procuratori aggiunti, rispettivamente in servizio a Milano e Catania, hanno ottenuto tre voti ciascuno dalla V Commissione del Consiglio superiore della magistratura.

La procedura di nomina entra ora nella sua fase decisiva: la scelta finale spetterà infatti al Plenum del Csm, chiamato a pronunciarsi presumibilmente tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2026. Un passaggio che si annuncia delicato, considerato il profilo e il peso istituzionale dei due candidati.

Sebastiano Ardita, classe 1966, vanta una carriera di primo piano all’interno della magistratura italiana. In passato ha ricoperto l’incarico di direttore generale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) ed è stato procuratore aggiunto a Messina. È stato inoltre componente del Csm e ha coordinato importanti operazioni antimafia sia nel territorio catanese sia in quello messinese.

Nel suo percorso professionale figura anche il ruolo di consulente della Commissione parlamentare antimafia nel corso della XIII Legislatura. Accanto all’attività giudiziaria, Ardita è noto anche come scrittore, autore di saggi e opere che affrontano i temi della legalità, della giustizia e del sistema penitenziario.

La candidatura di Alessandra Dolci, magistrata con una lunga esperienza maturata negli uffici giudiziari milanesi, completa un confronto che il Csm sarà chiamato a dirimere nelle prossime settimane, per individuare la figura destinata a guidare uno degli uffici giudiziari più rilevanti del Paese.

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