ullismo e sicurezza online, a Giarre la Polizia incontra 150 studenti

Una mattinata di formazione per sensibilizzare gli studenti sull’uso consapevole del web, il rispetto reciproco e la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo.

Una nuova iniziativa della Polizia di Stato ha coinvolto circa 150 studenti dell’Istituto “San Giovanni Bosco” – plesso Montalcini di Giarre, grazie a una lezione dedicata ai temi della legalità e della sicurezza digitale. L’incontro, promosso dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale, ha offerto ai ragazzi un momento di confronto diretto con gli operatori impegnati ogni giorno nella prevenzione dei fenomeni che riguardano i più giovani.

Nel corso dell’attività formativa, gli agenti hanno illustrato le principali dinamiche del bullismo e del cyberbullismo, soffermandosi sui rischi legati alle piattaforme online e sull’importanza di rivolgersi sempre ad adulti di riferimento in caso di difficoltà o situazioni sospette. Attraverso la proiezione di filmati e casi reali, i ragazzi hanno potuto comprendere come riconoscere e segnalare episodi di esclusione, violenza o sofferenza.

Particolare attenzione è stata dedicata alla tutela della propria identità digitale. I poliziotti hanno sottolineato quanto sia pericoloso condividere immagini intime o video che potrebbero causare danni gravi alle persone coinvolte. Tra le proposte emerse durante l’incontro anche l’attivazione della “bullibox”, uno strumento anonimo per favorire l’emersione di situazioni critiche e permettere interventi tempestivi.

Uno dei momenti più intensi è stato il racconto della storia di Carolina Picchio, la prima vittima di cyberbullismo riconosciuta in Italia, la cui vicenda ha portato all’approvazione della legge 71/2017. Un passaggio che ha permesso agli studenti di comprendere il peso delle scelte online e il valore della prevenzione.

Gli agenti hanno inoltre presentato “YouPol”, l’applicazione gratuita della Polizia di Stato che consente ai cittadini di inviare segnalazioni, anche in forma anonima, su episodi di bullismo e altre situazioni a rischio. Lo strumento, pensato per facilitare il dialogo tra comunità e istituzioni, è stato accolto con interesse dagli studenti.

L’incontro si è concluso con una dimostrazione della Polizia Scientifica sulle tecniche di rilevamento delle impronte digitali, offrendo ai ragazzi un assaggio concreto delle attività investigative.