Giornata dell’Albero in Sicilia: ulivo al Malaspina e iniziative negli istituti minorili

Ulivo piantato con i ragazzi dell’Istituto penale minorile: un gesto simbolico per educare alla cura dell’ambiente e alla responsabilità sociale.

La Regione Siciliana ha celebrato la Giornata nazionale degli alberi con la terza edizione della “Festa dell’Albero”, scelta quest’anno per coinvolgere gli Istituti penali per minorenni dell’Isola. A Palermo, nel cortile dell’Istituto “Malaspina”, il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale Luca Sammartino hanno partecipato alla piantumazione di un ulivo insieme ai ragazzi dell’istituto.

«Questo luogo è per me un simbolo di speranza» ha dichiarato Schifani, ricordando come la finalità rieducativa della pena, sancita dalla Costituzione, trovi in realtà come il Malaspina uno dei punti più significativi di attuazione. «Vogliamo che i giovani sappiano che le istituzioni ci sono e ci saranno. Una società migliore è possibile solo lavorando insieme», ha aggiunto, richiamando le iniziative regionali rivolte alle fasce più fragili.

L’iniziativa ha coinvolto anche altri istituti penali minorili: a Catania sarà piantato un albero di carrubo, mentre a Caltanissetta e Acireale sono previste cerimonie analoghe, curate con il supporto del personale forestale e dei vivai regionali.

«La Giornata nazionale dell’Albero sta diventando una tradizione importante» ha affermato Sammartino. «Ringrazio i ragazzi, i forestali e gli operatori dei vivai che hanno reso possibile questo progetto. Prendersi cura degli alberi significa prendersi cura della Sicilia. Le politiche ambientali e agricole sono una base per costruire lavoro, crescita e valori. I giovani devono essere ambasciatori delle nostre foreste».

Alla cerimonia del Malaspina hanno preso parte anche la direttrice dell’Istituto Clara Pangaro, il direttore del Centro per la giustizia minorile Santo Ippolito, la presidente del Tribunale per i minorenni Alessandra Puglisi, la procuratrice della Repubblica Claudia Caramanna e il magistrato di sorveglianza Mariarosaria Gerbino.