San Cristoforo, 104 milioni per il rilancio del quartiere di Catania
foto archivio
Oltre 104 milioni di euro di risorse provenienti da fondi europei, nazionali e regionali saranno destinati alla rigenerazione del quartiere San Cristoforo e delle aree limitrofe di Catania. Un progetto che unisce edilizia sociale, ambiente, istruzione, lavoro e welfare in un piano integrato di sviluppo urbano.
L’iniziativa nasce da una ricerca condotta sul portale opencoesione.gov.it e si concretizza nella creazione di una Piattaforma socio-territoriale nata all’interno del progetto “Assieme, per San Cristoforo” promosso dal Cantiere per Catania. Obiettivo: orientare in modo strategico i fondi disponibili per migliorare infrastrutture, servizi e qualità della vita nel quartiere.
Durante un incontro tenutosi nella chiesa di Santa Maria della Salette, la rete cittadina coordinata da Claudio Sammartino – che riunisce enti, scuole, associazioni e sindacati – ha presentato un documento elaborato dal sociologo Carlo Colloca dell’Università di Catania. L’analisi individua San Cristoforo come un vero e proprio laboratorio di welfare urbano e innovazione sociale, capace di coniugare partecipazione, educazione e rigenerazione territoriale.
«Vogliamo progettare il futuro del quartiere come un incubatore di idee e interventi finanziabili ed esportabili anche in altre realtà cittadine», ha dichiarato Sammartino, sottolineando come il modello proposto possa diventare un riferimento per altre aree fragili della città.
L’obiettivo principale è creare un sistema capace di valutare l’efficienza dei servizi, mappare i bisogni della collettività e proporre una politica urbana fondata sulla prossimità e sulla coesione sociale.
Le aree di intervento riguardano scuola, terzo settore, formazione, sanità, edilizia residenziale, mobilità sostenibile e cultura. Particolare attenzione sarà dedicata a progetti per l’inclusione lavorativa e la lotta alla dispersione scolastica, con azioni integrate tra pubblico e privato.
Il progetto punta a trasformare San Cristoforo in un incubatore di welfare territoriale, un modello di “Catania Città di Servizi” dove idee e azioni progettuali possano essere replicate anche in altri quartieri.
La piattaforma intende inoltre utilizzare i fondi del Pon Metro Plus e del Pnrr per migliorare infrastrutture e servizi, restituendo al quartiere la sua centralità sociale, educativa e produttiva.
Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il “Patto Educativo di Comunità – Assieme, per San Cristoforo”, curato dal dirigente scolastico Mauro Mangano e dalla direttrice dell’Ufficio diocesano per la prevenzione della dispersione scolastica Agata Pappalardo.
Lo strumento mette in rete scuole, parrocchie, associazioni e terzo settore per contrastare la povertà educativa e sostenere l’inclusione sociale.
Un piano, spiegano i promotori, che diventa un modello di governance urbana partecipata in cui amministrazione, cittadini e istituzioni collaborano per disegnare un nuovo futuro per il quartiere simbolo della città.
San Cristoforo torna così a essere protagonista di una visione che unisce innovazione sociale, rigenerazione urbana e sviluppo umano.
Redazione Territorio e Sviluppo – CataniaOggi
Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.
