Messina a Talk Sicilia: «Con la riforma della dirigenza daremo efficienza alla Regione»

Andrea Messina

L’assessore regionale Andrea Messina, ospite di Manlio Viola a Talk Sicilia su BlogSicilia, spiega i dettagli della riforma della dirigenza e l’impegno per rilanciare la macchina amministrativa e i rapporti con i Comuni.

CATANIA – «Non è più appetibile per i giovani lavorare nella Regione Siciliana. Almeno un terzo rinuncia dopo aver vinto il concorso». Così l’assessore regionale alle Autonomie locali e Funzione pubblica, Andrea Messina, ospite di Manlio Viola nel programma Talk Sicilia su BlogSicilia, ha descritto lo stato attuale della macchina amministrativa regionale, anticipando le novità della riforma della dirigenza e i progetti per rendere più efficiente l’apparato pubblico.

La riforma, già approvata dalle commissioni di merito e in attesa di approdo in Aula, prevede una fascia unica per i dirigenti al posto delle tre attualmente in vigore. «L’obiettivo – ha spiegato Messina – è semplificare le procedure, evitare contenziosi e garantire ai governi futuri la possibilità di selezionare i direttori generali da un’unica fascia. Un sistema più equo e meritocratico, che consentirà di bandire nuovi concorsi e colmare le carenze di organico».

Messina ha poi sottolineato come la riforma risponda a un’esigenza condivisa: «Non è una misura di parte, ma un passaggio indispensabile per far funzionare la Regione. Anche le opposizioni lo riconoscono. Dopo anni di attesa, possiamo finalmente riorganizzare i dipartimenti e rafforzare la capacità amministrativa».

Il tema della carenza di personale resta centrale: «Negli ultimi due anni – ha detto – abbiamo assunto circa mille nuovi lavoratori, ma molti rinunciano per via degli stipendi troppo bassi. Stiamo lavorando per adeguare le retribuzioni ai livelli di altre amministrazioni, come l’Agenzia delle Entrate e l’Inps, che oggi risultano più attrattive».

La riforma della dirigenza si inserisce in un piano più ampio di modernizzazione della Regione. Parallelamente, l’assessorato sta lavorando su una razionalizzazione dei servizi e sulla riorganizzazione interna dei dipartimenti. «Ci saranno meno dirigenti, ma più competenti e meglio distribuiti», ha aggiunto Messina.

L’intervista si è poi spostata sui rapporti con gli enti locali, un tema cruciale per il governo regionale. «Abbiamo finalmente restituito la parola ai territori dopo 12 anni – ha ricordato – con le nuove elezioni di secondo livello per città metropolitane e liberi consorzi. Oggi le ex province non sono più commissariate e hanno organi democraticamente eletti».

Messina ha illustrato anche le criticità dei Comuni siciliani, molti dei quali in sofferenza finanziaria: «Un terzo è in riequilibrio o in dissesto. Il problema principale è il ritardo nell’approvazione dei bilanci: senza bilancio non si possono impegnare spese e i servizi ai cittadini si fermano. Per questo nominiamo commissari ad acta, che sollecitano gli enti a rispettare le scadenze».

Fondamentale, secondo l’assessore, il ruolo della Conferenza delle Autonomie Locali, tavolo di confronto costante con sindaci e associazioni dei Comuni. «Non siamo una controparte – ha chiarito – ma un alleato dei territori. Finanziamo, collaboriamo e facciamo da arbitri nei conflitti interni per garantire trasparenza e legalità».

La chiusura dell’intervista è stata dedicata alla prospettiva politica: «La riforma della dirigenza sarà un passaggio storico per la Regione Siciliana – ha concluso Messina – perché segnerà il passaggio da un sistema burocratico a uno moderno, efficiente e meritocratico. È la condizione per costruire una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini».

Intervista di Manlio Viola per BlogSicilia – Talk Sicilia.