DICHIARAZIONE DEI REDDITI – In detrazione anche i bonus: il trucchetto sconosciuto per ottenere fino a 1300€ in più | Uno stipendio gratis senza lavorare
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Bonus poco conosciuti, come recuperare 1.300 euro con il Modello 730,un’opportunità concreta per chi fatica ad arrivare a fine mese
Nel pieno della stagione delle dichiarazioni dei redditi, molti contribuenti cercano di comprendere quali spese e agevolazioni possano essere utilizzate per ottenere un rimborso. Spesso, però, alcuni bonus preziosi rimangono sconosciuti ai più, specialmente a chi lavora in settori meno tutelati. È il caso di due specifici bonus che permettono di recuperare fino a 1.300 euro attraverso il Modello 730, destinati in particolare ai lavoratori domestici.
Chi lavora come colf, badante, baby sitter o giardiniere, sa bene che il datore di lavoro non agisce come sostituto d’imposta. Questo significa che non vengono trattenute le imposte IRPEF direttamente in busta paga e non vengono nemmeno erogati alcuni benefici previsti per altri lavoratori. Eppure, anche queste figure possono accedere a importanti agevolazioni fiscali, seppur a posteriori, attraverso la dichiarazione dei redditi.
Il primo dei due bonus è il cosiddetto trattamento integrativo IRPEF, un credito d’imposta che vale 1.200 euro annui per chi ha un reddito fino a 15.000 euro. Per chi si trova nella fascia compresa tra i 15.000 e i 28.000 euro, il bonus è comunque accessibile, anche se in forma ridotta e legato al tipo di detrazioni fiscali a cui si ha diritto. Nel caso dei lavoratori domestici, che non ricevono il bonus mensile direttamente in busta paga, è possibile recuperare l’intera somma attraverso il 730.
Per ottenere il rimborso, chi presenta il Modello 730 senza sostituto d’imposta deve indicare il proprio IBAN all’interno della dichiarazione. L’Agenzia delle Entrate, verificati i requisiti, accrediterà la somma direttamente sul conto corrente del lavoratore. Questo sistema consente a chi non ha percepito il trattamento integrativo nel corso dell’anno di recuperarlo in un’unica soluzione, solitamente entro il mese di dicembre.
Il bonus Natale da 100 euro
Oltre al trattamento integrativo, esiste anche un secondo bonus, meno noto ma altrettanto utile: il Bonus Natale. Si tratta di un’erogazione una tantum da 100 euro che può essere richiesta sempre tramite la dichiarazione dei redditi, a patto di rispettare determinati requisiti. Il beneficio è rivolto ai lavoratori con redditi non superiori a 28.000 euro annui che abbiano almeno un figlio fiscalmente a carico e, se coniugati, anche un coniuge a carico. Per i genitori single è sufficiente la presenza del figlio a carico.
Queste due agevolazioni possono rivelarsi fondamentali per tante famiglie e lavoratori che ogni giorno affrontano le difficoltà economiche causate dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita. Recuperare 1.300 euro rappresenta un aiuto concreto per chi spesso è escluso da altri benefici e vive una situazione fiscale più fragile rispetto ad altre categorie.
Importanza dell’informazione e dell’assistenza fiscale
Molti non conoscono questi strumenti semplicemente perché mancano informazioni chiare. Per questo è importante rivolgersi a un centro CAF o a un professionista per verificare la propria situazione e capire se si ha diritto ai rimborsi. Presentare il 730 in modo corretto è essenziale per evitare errori e per assicurarsi che l’Agenzia delle Entrate riconosca i bonus spettanti.
Con l’avvicinarsi della scadenza per la presentazione del 730, fissata per il 30 settembre 2025, è il momento giusto per informarsi e recuperare ciò che spetta. Bastano pochi documenti e la consapevolezza dei propri diritti per ottenere un rimborso che può fare la differenza nel bilancio di fine anno. Questi due bonus, se sfruttati correttamente, possono diventare un’arma preziosa per affrontare con maggiore serenità le sfide economiche del presente.