La Lega cresce in Sicilia: nuovi ingressi e pace fiscale tra i punti chiave
Tra nuovi ingressi e malumori, il Carroccio siciliano continua la sua espansione politica. Dopo l’accordo con Cuffaro e la sfida lanciata a Pontida, il partito di Salvini punta a rafforzarsi nei consigli comunali di Palermo e Catania, scatenando reazioni contrastanti tra gli alleati di governo regionale.
PALERMO – In Sicilia il centrodestra torna a muoversi, ma non senza scosse interne. Da un lato il ritorno di Luca Sammartino, fedelissimo di Schifani, ma percepito come una presenza ingombrante per alcuni forzisti; dall’altro una serie di ingressi e passaggi che stanno ridisegnando gli equilibri nei consigli comunali delle principali città dell’isola. È una “campagna acquisti” in piena regola quella messa in campo dalla Lega siciliana, determinata ad ampliare la propria rappresentanza e a consolidare la posizione di forza nel panorama regionale.
Nel capoluogo siciliano il partito di Matteo Salvini ha ufficializzato l’ingresso di Pino Mancuso, vicepresidente del Consiglio comunale di Palermo, già eletto nella lista del sindaco Roberto Lagalla e transitato per un periodo in “Noi Moderati” di Saverio Romano. «Il gruppo consiliare Lega-Prima l’Italia si arricchisce della competenza e dell’esperienza del vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Palermo Pino Mancuso. Il nostro gruppo si rafforza e continueremo a lavorare ancora più intensamente per i palermitani», ha dichiarato Sabrina Figuccia, capogruppo della Lega e presidente della Terza commissione consiliare. Con l’ingresso di Mancuso, la rappresentanza leghista a Sala delle Lapidi sale a tre componenti, insieme ad Alessandro Anello e alla stessa Figuccia.
«Con il presidente Mancuso – aggiunge Figuccia – l’azione del nostro gruppo sarà ancora più densa e incisiva nell’amministrazione comunale». E non sono parole di rito: in questi mesi la capogruppo leghista non ha esitato a criticare l’operato della stessa maggioranza su temi sensibili come i servizi delle partecipate, l’illuminazione pubblica e la sicurezza. «A Palermo siamo all’anno zero – ha affermato Vincenzo Figuccia, deputato regionale – il momento di insicurezza è paragonabile a quello seguito alle stragi Falcone e Borsellino, quando arrivarono i Vespri».
Se a Palermo la Lega cresce con passo deciso, a Catania la partita si fa più accesa. Il passaggio nel Carroccio dei consiglieri meloniani Andrea Barresi e Paola Parisi ha innescato uno scontro politico tra il sindaco di Fratelli d’Italia Enrico Trantino e la deputata leghista Valeria Sudano. «Perché chi entra nella Lega dovrebbe farlo per mero interesse individuale secondo il sindaco e invece chi approda in Fratelli d’Italia è mosso da profonda motivazione ideale?», ha replicato polemicamente Sudano, difendendo la linea del partito.
La strategia del radicamento territoriale prosegue anche in provincia: a Gela, la Lega ha accolto la consigliera Antonella Di Benedetto, mentre sul piano regionale il progetto si fa sempre più ambizioso. «Il progetto politico della Lega riscuote tantissime attenzioni e la conferma delle nuove adesioni in Sicilia è il segnale inequivocabile che stiamo crescendo con una presenza sempre più capillare – ha dichiarato il senatore Nino Germanà, coordinatore regionale del partito –. Con l’adesione di Mancuso nel gruppo consiliare di Sala delle Lapidi, la Lega guarda al futuro di Palermo con la consapevolezza di costruire una comunità politica sempre più forte e in grado di incidere sullo sviluppo della città».
Intanto, la Lega tocca anche argomenti cari al proprio elettorato, legati alla quotidianità e al sostegno concreto per famiglie e imprese. Con l’occasione, il vice commissario provinciale Giuseppe Amodeo ha voluto sottolineare un altro risultato raggiunto dal partito a livello nazionale, collegandolo al lavoro politico che la Lega sta portando avanti in Sicilia: “Diventa realtà uno dei punti programmatici del centrodestra. La rottamazione delle cartelle farà parte della nuova manovra di bilancio dello Stato e l’impegno della Lega per la pace fiscale darà la possibilità ad oltre 15 milioni di italiani di tornare a sorridere, potendo pagare il dovuto allo Stato senza sanzioni ed interessi, e con mini-rate fino a nove anni. Anche per i siciliani sarà un’opportunità importante per mettersi in regola col fisco e per affrontare il pregresso con meno ansia e difficoltà. Famiglie e imprese potranno riprendersi la libertà di guardare al futuro con meno preoccupazioni. Era un provvedimento tanto atteso che con l’approvazione in Consiglio dei Ministri diventerà effettivo entro l’anno e consentirà di ridurre il magazzino fiscale dentro il quale si sono ammassate milioni di cartelle esattoriali”. Un segnale, quello di Amodeo, che mostra come il partito di Salvini voglia rafforzare il legame tra politica nazionale e territorio.