URGENTE SANITÀ – Medico di base a pagamento, arriva la stangata: obbligati a pagare ogni visita | 50€ per un mal di gola
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Quando si paga il medico di base? Tutto quello che c’è da sapere. Scopri quando le visite domiciliari sono gratuite
Il medico di base, chiamato anche medico di famiglia o medico curante, è la figura di riferimento per l’assistenza primaria nel Servizio Sanitario Nazionale. È il primo interlocutore a cui ci si rivolge in caso di malattia, per ottenere prescrizioni, certificati o consigli medici. Il suo compito è tutelare la salute dei cittadini attraverso attività di diagnosi, cura e prevenzione. Nonostante sia “convenzionato”, non tutte le sue prestazioni sono gratuite: alcune attività, infatti, prevedono il pagamento da parte del paziente.
Dal compimento dei 14 anni è possibile scegliere in autonomia il proprio medico, recandosi presso il Distretto sanitario di appartenenza con tessera sanitaria e documento d’identità. In alternativa, la scelta può essere fatta online attraverso i portali regionali abilitati. Il cittadino può consultare l’elenco dei medici disponibili, visionare il loro curriculum e valutare eventuali cambi di medico in caso di necessità o incompatibilità.
Il medico di base ha l’obbligo di garantire l’apertura dello studio per almeno cinque giorni a settimana. L’orario minimo varia a seconda del numero di pazienti assistiti, partendo da almeno 5 ore settimanali per i medici con meno di 500 assistiti fino a 15 ore per chi ne ha più di 1.000. Durante il fine settimana l’ambulatorio può restare chiuso, ma il medico è comunque tenuto a svolgere visite domiciliari qualora siano urgenti e giustificate.
Le visite a domicilio rappresentano uno degli aspetti più discussi del servizio. Devono essere effettuate solo se il paziente non è in grado di recarsi allo studio per motivi gravi e documentabili. Se la richiesta non è considerata urgente o fondata, il medico può rifiutare di uscire oppure decidere di effettuare la visita a pagamento. La chiamata deve essere fatta entro le ore 10:00 per ottenere la visita nello stesso giorno; altrimenti, potrà essere posticipata al giorno successivo.
Il medico può rifiutarsi di ricevere?
In ambulatorio il medico può organizzare la propria attività tramite appuntamenti, ma non può rifiutare una visita urgente anche se fuori orario. È tenuto a garantire assistenza primaria nei casi che richiedano attenzione immediata, evitando discriminazioni o rifiuti immotivati nei confronti dei pazienti. Tuttavia, fuori dalle ore previste o nei giorni festivi, può valutare se la richiesta rientra nelle sue competenze o se dev’essere indirizzata al servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica).
Sono sempre gratuite le visite ambulatoriali e domiciliari (se giustificate), le prescrizioni di farmaci, gli invii a specialisti e le richieste per esami diagnostici. Gratuiti sono anche i certificati di malattia per i lavoratori, quelli per la riammissione scolastica e l’idoneità sportiva se richiesta in ambito scolastico. Alcune prestazioni extra, come la medicazione di ferite o la somministrazione di vaccini, possono essere gratuite ma restano a discrezione del medico.
Prestazioni e certificati a pagamento
Non tutte le certificazioni rientrano nei servizi garantiti gratuitamente. Sono a pagamento, ad esempio, i certificati per attività sportiva non agonistica svolta al di fuori della scuola, quelli per invalidità civile o infortuni sul lavoro, e le prestazioni svolte fuori orario o in giorni festivi. Anche visite occasionali da parte di un medico che non è il proprio curante sono soggette a tariffazione. I costi devono essere esposti chiaramente nello studio medico.
Molti cittadini sono convinti che il medico di base sia sempre gratuito. La realtà, però, è più sfumata: il Servizio Sanitario copre molte prestazioni, ma non tutte. Sapere cosa spetta gratuitamente e cosa no aiuta a evitare sorprese e incomprensioni. In caso di dubbio, è sempre consigliabile chiedere in anticipo chiarimenti sulle eventuali spese, ricordando che il tariffario dev’essere affisso in ambulatorio per trasparenza.