Beppe Montana
Nel quarantesimo anniversario dell’uccisione del commissario Beppe Montana, la città di Catania ha reso omaggio alla sua memoria con una serie di iniziative promosse dalla Polizia di Stato e dall’associazione Libera. In piazza a lui intitolata si è svolta una cerimonia che ha intrecciato momenti di riflessione e di impegno civile, arricchita dalla presenza della Carovana Exodus, comunità riabilitativa fondata da don Antonio Mazzi, che da maggio viaggia in bicicletta attraversando l’Italia. L’arrivo a Catania, dopo la tappa di Giardini Naxos, è stato accompagnato da una pedalata cittadina che ha visto insieme poliziotti con bici elettriche, rappresentanti di Libera, della Fiab e numerosi cittadini, in un percorso che ha toccato luoghi simbolo della lotta alla mafia come piazza Lanza e il piazzale Serafino Famà.
A rendere ancora più intensa la giornata è stata la partecipazione dei familiari del commissario, con gli interventi commossi di Dario e Gigi Montana, che hanno ricordato la figura del fratello e il suo coraggio nella lotta alla criminalità organizzata. Il questore Giuseppe Bellassai ha sottolineato come l’esempio di uomini come Montana abbia spinto generazioni di giovani a scegliere la divisa, richiamando il valore di chi non ha avuto paura di affrontare la violenza mafiosa. Parole di grande impatto sono arrivate anche dal rappresentante della comunità Exodus, che ha raccontato l’importanza del vivere insieme per superare le difficoltà, e dalla responsabile del progetto “Punto Luce” di Save the Children, che ha ribadito il ruolo educativo delle nuove generazioni.
L’iniziativa si è conclusa in Questura con un momento di raccoglimento per onorare le vittime innocenti delle mafie, confermando come la memoria di Beppe Montana resti viva e capace di ispirare impegno e responsabilità civili.